“Presbyteri”: focus sulla formazione del prete

Disponibile anche online la monografia estiva della rivista di spiritualità pastorale, dedicata al tema che sta «al cuore del servizio che intendiamo fare»

Disponibile online – o scaricando il .pdf – la monografia estiva di Presbyteri, rivista di spiritualità pastorale dedicata alla vita dei ministri ordinati – dagli aspetti personali a quelli ecclesiali e sociali – e alla loro spiritualità e missione nel mondo. Una pubblicazione nata nel 1965, che si compone di 10 monografie annue, incentrate su singoli temi di particolare interesse per il mondo presbiterale e pastorale, ai quali si dedica un tempo di osservazione e analisi cui fa seguito la ricerca di un’illuminazione in ascolto attento della Parola di Dio e dell’insegnamento del Magistero, per giungere infine a proposte concrete di impegno e testimonianza.

Nel numero 6, obiettivo puntato sulla formazione permanente: una tematica, si legge nella presentazione, «che ci tocca da vicino e che va al cuore del servizio che Presbyteri intende fare». Il punto di partenza è l’editoriale, firmato da don Marco Vitale, che mette a fuoco «il prete al crocevia della crisi della Chiesa del XXI secolo, sia come soggetto attivo nel suo ministero sia come destinatario “privilegiato” della formazione della Chiesa stessa». A 500 anni dall’istituzione dei seminari, scrive don Vitale, «aiutati dalla prassi ecclesiale e dalle scienze umane, non possiamo negare che la formazione del clero sia uno strumento imprescindibile per orientare l’attuale crisi verso un’opportunità di crescita e maturazione della comunità ecclesiale, piuttosto che verso un’ulteriore e dolorosa regressione. In questo panorama – prosegue – la formazione, remota e permanente, del clero mostra tutta la sua importanza per formare un clero (diaconi, preti e vescovi) all’altezza delle sfide della società contemporanea e della cura pastorale delle comunità cristiane, parrocchiali, diocesane».

Il primo nodo preso in esame: la necessità che la formazione in vista dell’ordinazione e la formazione “permanente” siano pensate «in modo coordinato». Un contributo «nella ricerca di nuovi sentieri arriva con l’articolo firmato da don Luca Pizzato, delegato per la formazione del clero nella diocesi di Treviso, che delinea modalità capaci di far crescere un nuovo «stile». Spazio quindi all’ascolto di voci “esterne” al presbiterio, «perché dal loro punto di vista professionale e personale possano indicare suggerimenti e dare stimoli per uno stile formativo migliore». I coniugi Ileana e Luca Carando indicano la necessità e i punti di forza per un’alleanza con la pastorale familiare; la psicologa e psicoterapeuta Chiara D’Urbano richiama l’attenzione sulla dimensione interpersonale dell’amicizia e della collaborazione tra presbiteri; il professore Sergio Tanzarella mette in guardia da una formazione (soprattutto iniziale) priva di storia e di memoria. Da ultimo, la testimonianza di un’esperienza riuscita di formazione permanente che coinvolge laici, preti e religiosi, raccontata da Marta Lobascio e don Gianni Caliandro.

La rubrica Gesti di condivisione è stata affidata in questo numero al direttore del settimanale diocesano di Rimini Giovanni Tonelli; la rubrica Presbyteri digit@li è curata come sempre da don Giacomo Ruggeri; nello spazio dedicato all’Unione Apostolica del Clero prosegue il cammino con i Salmi della Liturgia delle Ore. In conclusione, poi, le recensioni della rubrica Libri e film.

«Il dibattito sulla formazione del prete ovviamente non termina in questa monografia – scrive don Marco Vitale nel suo editoriale – ma speriamo che il nostro contributo possa suscitare l’interesse dei nostri lettori e favorire il loro contributo sul tema nelle loro realtà ecclesiali».

28 luglio 2021