Premio Volontario dell’anno, 32 i candidati
Per le votazioni c’è tempo fino al 30 settembre. Le categorie: Volontario Internazionale, Giovane Volontario Europeo e Volontario del Sud
Per le votazioni c’è tempo fino al 30 settembre. Si assegneranno i titoli delle categorie Volontario Internazionale, Giovane Volontario Europeo e Volontario del Sud
Si concludono il 30 settembre le votazioni per individuare i tre candidati che vinceranno, nella categoria Volontario Internazionale, Giovane Volontario Europeo e Volontario del Sud, il XXIII Premio del Volontariato Internazionale promosso dalla Focsiv – Volontari nel mondo in occasione del 5 dicembre, data indicata dalla Nazioni Unite come Giornata mondiale del volontariato. 32 le candidature pervenute alla Focsiv dalle associazioni impegnate nel mondo della cooperazione internazionale e di volontariato.
È terminata, infatti, in questi giorni la fase della presentazione delle candidature ed ora la scelta agli utenti della rete: saranno loro infatti che decideranno chi farà parte della rosa dei finalisti delle tre categorie in gara. Per scegliere i propri volontari preferiti, si può esprimere 1 voto per ciascuna categoria: basta accedere al sito dedicato, guardare i video, leggere cosa dicono di loro e votarli; per ciascun candidato è possibile condividere la scheda su Facebook e Twitter e invitare sostenitori e amici a fare lo stesso. Infine, la Giuria nominerà i vincitori tra i primi quattro finalisti scelti dal pubblico, nelle categorie Volontario Internazionale e Volontario del Sud, mentre per la categoria Giovane Volontario europeo i giurati dovranno scegliere tra i due volontari finalisti.
La XXIII edizione del Premio vede a fianco alla storica categoria del Volontario Internazionale e del Giovane Volontario Europeo, aperta oltre ai giovani volontari impegnati in programmi europei anche al Servizio Civile Nazionale all’estero, quella di Volontario del Sud, la nuova categoria che si rivolge, grazie alla candidatura proposta dalle associazioni rappresentanti le diverse Diaspora, all’impegno dei tanti immigrati che dall’Italia, con progetti di co-sviluppo, si adoperano alla crescita del proprio Paese di origine.
Per tutte le categorie sarà considerato, come criterio preferenziale di selezione, l’impegno verso gli interventi tesi a promuovere lo sviluppo sostenibile, alla luce di quanto indicato dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” sulla cura del creato e dell’Accordo della XXI Conferenza del Clima COP 21 di Parigi, con un forte richiamo alla necessità di agire urgentemente per l’ecologia integrale e gli stili di vita sostenibili.
6 settembre 2016