Premio Strega, vince Edoardo Albinati

Al primo posto, con 143 voti, “La scuola cattolica” dello scrittore e traduttore romano. Secondo Eraldo Affinati con “L’uomo del futuro”

Al primo posto “La scuola cattolica” con 143 voti dello scrittore e traduttore romano. Secondo Eraldo Affinati con “L’uomo del futuro” 

La 70ma edizione del Premio Strega è stata vinta, il 9 luglio scorso, da Edoardo Albinati con “La scuola cattolica” (Rizzoli). Lo scrittore e traduttore romano ha totalizzato 143 voti; al secondo posto Eraldo Affinati, che per Romasette cura la rubrica dei libri, con 92 voti per “L’uomo del futuro” (Mondadori) e al terzo Vittorio Sermonti, 89 voti per “Se avessero” (Garzanti). Giordano Meacci con “Il cinghiale che uccise Liberty Valance” (minimum fax), 46 voti e ultima Elena Stancanelli con “La femmina nuda” (La nave di Teseo) con 25 voti. Il seggio è stato presieduto da Nicola Lagioia, vincitore della scorsa edizione del Premio Strega.

Lo spoglio, avvenuto nella
nuova cornice – per lo Strega – dell’Auditorium Parco della Musica, ha interessato i voti dei 400 Amici della Domenica, il corpo votante storico del premio, ai quali si aggiungono i voti di 40 “lettori forti” selezionati dalle librerie indipendenti associate all’Ali e i 20 voti collettivi provenienti da scuole, università e istituti italiani di cultura all’estero.

Durante la serata sono state premiate, per il Premio Scriviamoci promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, le giovani autrici dei tre migliori racconti Michelle Graziani (Orvieto, Terni), Alede Aloise (Roma) e Rosanna Calò (Corato, Bari). Il libro vincitore dello Strega, “La scuola cattolica”, è un racconto che dura una vita; parla di borghesia, cultura maschilista, tradimenti e tanto altro.

Albinati ha spiegato: «Sono
solo il redattore di questo libro, perché sono tante le persone a cui devo dire grazie se sono riuscito a realizzarlo, ma, credo, comunque, che l’entusiasmo e la fatica di questa vittoria vadano dedicati a Valentino Zeichen, una persona cara e nobile, un’aquila libera che ha protetto e consigliato i miei figli e tutti noi».

 

11 luglio 2016