Preghiera per la pace in Siria in due parrocchie

L’iniziativa promossa da “Finestra per il Medio Oriente” e sostenuta dal Centro diocesano per la cooperazione missionaria a Santi Fabiano e Venanzio e Gesù di Nazareth. La traccia disponibile online

«Per fare la pace ci vuole coraggio. Molto di più che per fare la guerra». Inizia con le parole pronunciate da Papa Francesco nell’invocazione per la pace che si è alzata dai Giardini Vaticani l’8 giugno 2014 la traccia di preghiera per la pace in Siria proposta da Finestra per il Medio Oriente. «Vista la situazione drammatica della Siria e l’invito costante del Papa a pregare per questo popolo martoriato da anni di guerra, che sembrava stesse per finire – spiegano dall’associazione che raccoglie l’eredita spirituale di don Andrea Santoro -, abbiamo pensato di organizzare un momento di preghiera per chiedere al Signore il dono della Pace, urgente più che mai».

Gli appuntamenti in realtà sono due, «per permettere a quante più persone possibile di partecipare», entrambi domani, mercoledì 18 aprile. A ospitare la preghiera saranno proprio due parrocchie legate al percorso “romano” del parroco fidei donum ucciso in Turchia nel 2006: Santi Fabiano e Venanzio, dove l’appuntamento è alle 19.30, e Gesù di Nazareth, dove la preghiera avrà inizio invece alle 19.

Per quanti fossero impossibilitati a partecipare ma volessero comunque unirsi alla preghiera, l’associazione mette a disposizione online la traccia che verrà utilizzata, che prende le mosse, appunto, dallo storico incontro voluto da Francesco in Vaticano nel 2014 con l’allora presidente israeliano Shimon Peres, quello palestinese Abu Mazen e il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, per una comune invocazione per la pace in Medio Oriente. L’idea, spiegano dalla Finestra, è che «ognuno possa proporre questo schema nella propria parrocchia o realtà, adattandola secondo le proprie necessità».

L’iniziativa di preghiera trova il sostegno «forte» del Centro missionario diocesano, da cui arriva l’augurio di «ritrovarci in tanti, uniti dalla stessa intenzione nel cuore per implorare il dono della pace».

17 aprile 2018