Preghiera e silenzio nel “deserto” della quotidianità

L’Azione cattolica torna a proporre gli Esercizi spirituali nella città: 3 giornate scandite dalla meditazione e, a sera, la preghiera comunitaria

L’Azione cattolica torna a proporre l’esperienza degli Esercizi spirituali nella città: 3 giornate scandite dalla meditazione e, a sera, la preghiera comunitaria a S. Croce in Gerusalemme

«Vogliamo essere capaci di “spendere” un po’ di tempo nella preghiera per stare con Dio e far tacere le tante parole che rischiano di soffocare la nostra vita quotidiana. Perché pregare è sempre possibile, anche tra le attività di ogni giorno». Rosa Calabria, presidente dell’Azione cattolica di Roma, presenta così gli Esercizi spirituali nella città, che l’associazione propone anche quest’anno durante la Quaresima. L’iniziativa, articolata su tre giornate, il 5, 6 e 7 marzo, è «un’occasione speciale di preghiera personale e comunitaria»: a guidare le meditazioni, nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme (dalle 19.30 alle 21) sarà don Antonio Magnotta, direttore del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile che, attraverso la costituzione Gaudium et Spes, aiuterà a riflettere ogni giorno su un tema diverso: “La nostra umanità è svelata dal mistero del verbo incarnato”, “L’unità tra fede e vita” e “Rimanere con colui che semina gioia nella nostra storia”. Le preghiere delle tre giornate, è questa la peculiarità della proposta, sono strutturate su tre momenti: due personali, al mattino e a metà giornata, e uno comunitario la sera. A fare da filo conduttore, il tema generale: “Nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo” (Gs n. 22).

Quella del mattino, spiega la presidente, è una preghiera «da fare prima di qualsiasi tipo di attività, per iniziare la giornata rendendo lode a Dio affinché ci insegni a vivere nella sua presenza e a usare bene il tempo che ci dà di vivere». A metà giornata, la meditazione “interrompe” le abituali attività «per sorprenderci nelle nostre case, sul lavoro, per strada, quando mille preoccupazioni, dubbi e fatica hanno già la meglio sui nostri pensieri: l’impegno consiste nel trovare del tempo, fermarsi e “rituffare” in Dio la nostra vita e le nostre azioni». Infine, la sera, «dopo che la giornata ci lascia esausti, ricaviamo un momento per ritirarci a parlare con Cristo Gesù, ma insieme, in maniera comunitaria, come popolo di Dio, a Santa Croce in Gerusalemme». L’appuntamento è per le 19.

Gli Esercizi si pongono così come «un momento di “deserto” e riflessione nel gran movimento delle nostre giornate, mediante cui ciascuno focalizza la propria vita di fede per vivere una Pasqua di risurrezione speciale, con la certezza – conclude la presidente diocesana – che il Signore si serve di qualsiasi strumento per farsi incontrare e riconoscere».

Per aiutare la città, le parrocchie e le associazioni ad aderire agli esercizi, un sussidio ad hoc è disponibile sul sito www.acroma.it.

2 marzo 2015