Povertà minorile: «Approvare il piano infanzia e assicurare mense scolastiche a tutti»

L’appello della Garante Carla Garlatti. «Bisogna ripensare gli strumenti per sostenere le famiglie indigenti ma occorre farlo in tempi brevi e in modo più incisivo»

Anche l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Carla Garlatti interviene a commento del rapporto presentato ieri, 16 giugno, dall’Istat sull’incidenza della povertà assoluta in Italia. Rapporto che evidenzia l’aumento del 2,1%, in un anno, dei minorenni in povertà assoluta, dall’11,4% al 13,5%. Si tratta di 200mila bambini e ragazzi in più dal 2019 al 2020, che portano a un milione e 337mila il numero dei minori di 18 anni che non hanno accesso a beni e servizi essenziali.

Per Garlatti, sono statistiche che «non arrivano a sorpresa. Sia perché in Italia il rallentamento dell’economia da anni pesa sui più giovani, sia perché la pandemia ha provocato un peggioramento delle condizioni delle famiglie con uno o più figli. È una tendenza preoccupante e una risposta va data – prosegue -. La bozza di piano per l’infanzia, sulla quale ho trasmesso il parere dell’Agia al ministro Elena Bonetti, si sforza di reagire in maniera nuova a un problema vecchio. Bisogna sì ripensare gli strumenti per sostenere le famiglie indigenti sotto il profilo economico ma occorre farlo in tempi brevi e in maniera più incisiva rispetto a quanto previsto dal piano». In più, è ancora la tesi della Garante, «va assicurato almeno un pasto completo a ogni bambino in condizione di povertà assoluta: l’estensione del servizio di refezione scolastica a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria va proprio in questa direzione ed è una delle proposte formulate dall’Autorità garante inserite nel piano». Oggi gli edifici scolastici con una mensa sono meno del 40% in tutte le regioni, tranne Valle d’Aosta, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. «La mensa deve divenire un livello essenziale delle prestazioni, un diritto, anche prevedendo criteri omogenei di compartecipazione dei genitori ai costi e misure di aiuto per i morosi incolpevoli».

Il parere dell’Autorità garante permette al V Piano di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva di proseguire il suo iter per l’approvazione. «Bisogna fare presto e, soprattutto, finanziare le misure del piano con i fondi del Pnrr, se vogliamo dare risposte all’intero mondo dell’infanzia e dell’adolescenza alle prese con le conseguenze della pandemia – asserisce Garlatti -. Quello che compie il Piano è un cambio di passo: ad esempio sono state recepite le indicazioni di Agia sulla tutela minorile. Abbiamo però rilevato la necessità di intervenire su alcuni aspetti – prosegue -. Abbiamo formulato richieste per il rafforzamento dei servizi dedicati agli adolescenti con disagio psichico, per gli asili nido come livello essenziale delle prestazioni e sull’introduzione della Convenzione di New York tra gli argomenti oggetto di educazione civica a scuola». Ancora, per l’Autorità garante sono importanti le azioni del nuovo Piano sulla partecipazione dei minorenni nelle scelte che li riguardano, come richiesto tra l’altro dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e per il loro coinvolgimento nell’ideazione e attuazione delle iniziative per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

17 giugno 2021