Povertà, a giugno il piano di contrasto del Governo

L’annuncio del ministro Poletti. «Credo che per un primo intervento servano 1,5 miliardi perché con questi si fa il primo step»

L’annuncio del ministro Poletti. «Credo che per un primo intervento servano 1,5 miliardi perché con questi si fa il primo step»

La povertà «è un’emergenza in Italia» anche perché negli ultimi anni con la crisi economica è aumentata e il Governo «entro giugno proporrà un piano» per combatterla. Lo ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Credo che per un primo intervento servano 1,5 miliardi perché con questi si fa un primo step indispensabile per dare risposta alla povertà assoluta». Poletti ha sottolineato che a giugno verrà presentata la «strategia italiana per la lotta alla povertà».

«Sarebbe veramente ora che il Governo, dopo sette anni di crisi che ha destabilizzato la parte più debole del paese, affrontasse in modo serio il problema della povertà in Italia ed attivasse davvero un piano concreto e responsabile per contrastarla». Così il Segretario confederale della Cisl Maurizio Bernava ha commentato il piano contro la povertà annunciato martedì 10 marzo dal ministro Poletti. «Non si tratta di limitarsi agli annunci o di proporre strumenti parziali ed effimeri – ha sottolineato Bernava – ma il contrasto alla povertà deve essere racchiuso in un piano nazionale che preveda un mix di interventi strutturali come la riduzione del peso fiscale su lavoratori, pensionati e famiglie, a partire da quelle più povere ed investimenti sul territorio che favoriscano occupazione, inclusione sociale e politiche attive del lavoro». Nel fare questo però, ha concluso Bernava, «il Governo abbandoni atteggiamenti di autosufficienza ed autoreferenzialità» e si impegni a costruire un confronto serio con le organizzazioni dei lavoratori, le Regioni e gli enti locali che in questi anni spesso da soli e con strumenti e risorse insufficienti hanno fronteggiato l’«avanzare della povertà».

12 marzo 2015