Vallini: «Porterò con me la ricchezza di vita della Chiesa di Roma»

Il saluto del cardinale vicario Agostino Vallini, intervenuto in apertura del Convegno diocesano. Al laicato romano «gratitudine per l’impegno»

Il saluto del cardinale vicario Agostino Vallini, intervenuto nel corso dell’apertura del Convegno diocesano. Al laicato romano «gratitudine per l’impegno» 

«Prendo la parola per l’ultima volta, nel contesto di uno dei momenti più belli e fecondi della vita della nostra Chiesa». È durante l’apertura del Convegno diocesano che il cardinale Vallini, dopo l’intervento di Papa Francesco, ha deciso di rivolgere alcune parole di commiato alla diocesi che per nove anni gli è stata affidata come vicario del Papa, prima da Benedetto XVI e poi da Francesco. In questo periodo di servizio, ha sottolineato Vallini, «mi sono lasciato guidare costantemente da due esigenze: essere fedele agli orientamenti del Sinodo diocesano degli anni ’90, che aveva posto la rievangelizzazione di Roma come priorità assoluta della pastorale; e avere uno sguardo attento sulla vita della città per individuare le forme e gli strumenti per una presenza attiva e incisiva dei cristiani, particolarmente dei laici».

Riprendendo le parole di Francesco, il cardinale vicario ha chiarito che «non basta interpretare, in modo sbrigativo, l’epoca che viviamo, segnata da un relativismo invasivo, che genera incertezza, solitudine, precarietà, e crescenti diseguaglianze, che fanno soltanto sopravvivere con rassegnazione». La «nostra Chiesa» avverte «l’urgenza della missione, è in grado di incidere nella vita spirituale e civile della città». Destinatari di questa missione «non sono più soltanto le singole persone, ma le famiglie, partendo dai genitori, meritevoli di attenzione, amicizia e formazione».

La sfida non è facile ma è avvincente
, ha detto Vallini al Papa presentando i lavori del Convegno di quest’anno. L’altro aspetto, connesso alla pastorale ordinaria «ma di più largo orizzonte, è quello di far maturare la coscienza della responsabilità e della testimonianza laicale negli ambienti di vita, fuori delle mura parrocchiali». Al laicato romano «sento di esprimere gratitudine per la disponibilità che ho sempre trovato».

Nel contesto generale, ha poi concluso
il cardinale vicario, «siamo tutti convinti che resta decisivo il modo di pensare e di vivere delle famiglie. Per questo i convegni degli ultimi anni hanno sempre guardato ad esse offrendo aiuto e sostegno. Sono certo che anche il Convegno che questa sera si è aperto sarà fecondo per la vita delle comunità». Rivolto a Francesco, nel suo primo intervento, Vallini lo ha ringraziato per la fiducia «che mi ha accordato chiamandomi a continuare a svolgere il delicato e complesso ministero di suo vicario». «Al carissimo fratello don Angelo De Donatis formulo gli auguri più cordiali di un buon servizio e gli assicuro vicinanza, stima e leale collaborazione».

Al termine della serata, rivolto
ai tanti fedeli rimasti nella basilica lateranense, Vallini ha confidato che porterà sempre con sé «la ricchezza di vita dell’amata Chiesa di Roma e la testimonianza di ciascuno di voi. Da parte mia mi impegno a sostenere con la preghiera quotidiana il vostro lavoro pastorale, sotto la guida saggia e prudente del nuovo vicario».

20 giugno 2017