“Porte Aperte”: obiettivo puntato sulle discriminazioni contro i cristiani in India

Il rapporto commissionato alla London School of Economics: campagna di violenze, stupri e omicidi. “Bugie distruttive” anche contro altre minoranze

Lo stati di costante paura in cui vivono i cristiani in tutta l’India – attualmente alla posizione numero 10 della World Watch List, la classifica dei Paesi dove più alto è il livello di persecuzione e discriminazione dei cristiani -, a motivo della sistematica campagna di molestie, violenze, stupri e omicidi in atto contro di loro. Questo il focus del Rapporto commissionato da Porte Aperte/Open Doors alla London School of Economics, dal titolo “Bugie distruttive: disinformazione, incitamento alla violenza e alla discriminazione contro le minoranze religiose in India”. Nella ricerca – condotta nei mesi di febbraio e marzo 2021 e diffusa ieri, 1° luglio – si denuncia anche l’esistenza di una persistente opera di disinformazione e propaganda anticristiana e contro altre minoranze religiose, tra cui i musulmani, a vari livelli, attraverso media e social media. Attacchi e persecuzione però vengono ignorati, o perfino condonati, dalle autorità, per mantenere il favore delle potenti organizzazioni Hindutva.

Nel Rapporto di Porte Aperte/Open Doors, da oltre 60 anni impegnata nell’assistenza ai cristiani che soffrono a causa della loro fede, si documentano molteplici esempi di esclusione, molestia, discriminazione e violenza contro cristiani e musulmani in India, con particolare focus sui cristiani. Fenomeni pesantemente alimentati dalle piattaforme social. Le bande sottraggono i telefoni alle vittime ma allo stesso tempo registrano gli attacchi per postarli sui social e segnalarli ad altri gruppi Hindutva, tenendo così sotto controllo la narrativa. Se i principali media riportano questi attacchi, ripetono letteralmente i resoconti dei perpetratori, rifiutandosi di parlare con le vittime. Si registra anche il rifiuto da parte della polizia e delle infrastrutture legali di riconoscere i crimini commessi o di sporgere denuncia.

Ancora, denunciano da Porte Aperte/Open Doors, violenza e persecuzione sono incoraggiate con l’introduzione, da parte dello Stato, di leggi che puniscono i cristiani per le cosiddette “conversioni forzate”. False accuse vengono dirette contro i cristiani sia dai media dominanti che da nuovi media, incluse affermazioni per cui i cristiani avrebbero deliberatamente contagiato gli indù con il Covid-19. Secondo il report, «la misura in cui gli attori statali sono complici della violenza è scioccante. Burocrati, poliziotti, giudici di corti minori sono spesso apertamente collusi nella discriminazione di queste minoranze. La collusione delle forze dell’ordine locali è anche con folle pronte al linciaggio che provengono dalle comunità indù e che supportano politiche o sono parte di gruppi indù fondamentalisti Hindutva. Politici, massimi leader religiosi e potenti proprietari di media stanno dando segnali molto evidenti che questo comportamento è opportuno».

2 luglio 2021