Pontificia Università Lateranense: «Chiamati a vivere in uscita»

L’inaugurazione dell’anno accademico con monsignor Lazzaro You (Congregazione clero). De Donatis (Gran Cancelliere): «Vi consegno la parola “ascolto”»

“Uomini e discepoli a servizio della gente. Vita e formazione dei presbiteri oggi”. Questo il tema della prolusione tenuta ieri, 9 novembre, dal prefetto della Congregazione per il clero Lazzaro You Heung-sik, in occasione dell’inaugurazione del 249° anno accademico della Pontificia Università Lateranense. «Non siamo solo al servizio del popolo fedele ma di tutti i fedeli cristiani e non cristiani – le sue parole -. Siamo chiamati a vivere costantemente in uscita, oltrepassando con il cuore e con lo sguardo ogni barriera, per realizzare il sogno di Gesù: che siamo uno, fratelli tutti». Il presule ha citato le parole di Papa Francesco per ricordare che «viviamo in un cambiamento d’epoca», quindi ha invocato lo Spirito «per capire come affrontare questi tempi nuovi», sottolineando che «il Concilio Vaticano II è stato il grande passo in questa direzione e la sua carica profetica non si è ancora esaurita». Di qui il richiamo al Sinodo e alla necessità di «ascoltarci l’un l’altro per scegliere cosa è nei piani di Dio nel qui e oggi».

Nella prolusione del prefetto anche il tema della formazione dei presbiteri, a proposito della quale ha evidenziato che «va assunta e curata la nostra umanità secondo l’amicizia e il saper piangere e gioire con gli altri e il partecipare alla vita civile, ma questa nostra umanità va sempre messa in discussione ed evangelizzata. Dobbiamo essere cristiani prima che sacerdoti, discepoli prima che maestri, chiamati anzitutto a vivere il mistero pasquale che poi andremo a celebrare». Il presule ha espresso infine «preoccupazione» perché «troppo spesso parliamo del presbitero al singolare, mentre il Concilio declina questa espressione al plurale, perché come presbiteri siamo un corpo attorno al vescovo. Per questo – ha detto – siamo chiamati, in questa società frammentata, a sentirci famiglia».

I “numeri” della famiglia della Lateranense sono stati snocciolati dal rettore Vincenzo Buonomo: 1.396 studenti, di cui 249 nuovi ingressi per l’anno accademico in corso; 135 docenti, di cui 36 stabili e altri incaricati o invitati. Riguardo ai titoli degli studenti poi il rettore ha informato che «nell’anno accademico 2020-2021 sono stati conseguiti 233 gradi accademici nei tre cicli del baccalaureato, della licenza e del dottorato». Buonomo ha sottolineato infine «la vicinanza che il Santo Padre ha nei confronti della sua università, che nel 2019 ha visto l’istituzione del ciclo di studi in Scienze della pace e nel 2021, lo scorso 7 ottobre, quello in Ecologia e ambiente». Ad augurare alla comunità accademica «un buon anno di formazione», anche il cardinale vicario Angelo De Donatis, Gran Cancelliere della Lateranense, che ai presenti ha consegnato «una parola: “Ascolto”. Parola così preziosa – ha detto – ma non facile, perché ascoltare è dare spazio agli altri, facendosi prossimi e dunque così annunciando il Vangelo». Nelle parole del porporato anche l’invito a «lasciarci evangelizzare dai semplici: sarebbe bello che nella nostra vocazione ognuno di noi non dia delle cose soltanto ma tutta la vita, fino alla fine».

10 novembre 2021