Pizzaballa: «Nel futuro di Gerusalemme si tenga conto dei cristiani»

L’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme alla presentazione della Guida per pellegrini: «La nostra comunità venga ascoltata»

L’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme alla presentazione della Guida per pellegrini: «La nostra comunità venga ascoltata» 

«Si discute tanto di confini e di assetti futuri a Gerusalemme. Noi non entriamo in questo dibattito politico ma come cristiani siamo parte di quella terra. Quindi, quando se ne dovrà discutere, bisognerà considerare la nostra presenza e le nostre attese». L’arcivescovo monsignor Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, da Roma chiede alla Comunità internazionale che la voce dei cristiani in Terra Santa venga ascoltata, in occasione della ridefinizione dei confini della città.

Un tema di particolare attualità,
dopo che gli israeliani hanno pianificato un’ulteriore espansione dei propri insediamenti nella zona che dovrebbe fare parte del futuro Stato palestinese. L’occasione per lanciare questo appello è stata la presentazione, ieri giovedì 4 maggio, della “Guida francescana per pellegrini e viaggiatori” (edizioni terra santa), curata da fra Heinrich Fürst e fra Gregor Geiger, nella sede romana della delegazione della Custodia di Terra Santa.

E proprio una guida, secondo monsignor Pizzaballa, può essere «uno strumento per esprimere la nostra presenza, per manifestare che in quei luoghi c’è anche la nostra identità. La Terra Santa è anche nostra non in senso politico ma in senso storico, spirituale, teologico. È molto importante come noi oggi la leggiamo, vediamo e consideriamo, perché vi apparteniamo non meno di tanti altri». Il progetto originario della guida, riconosciuta dalla Custodia, risale agli anni ’60, quando si cominciò a delineare la possibilità di realizzare uno strumento di supporto per viaggiatori e pellegrini dedicato ai luoghi in cui visse Cristo. Un progetto che, però, non aveva mai visto la luce fino a oggi.

L’amministratore apostolico del
Patriarcato ne svela i retroscena. «Quando divenni custode uno dei tanti progetti che presentai fu quello di elaborare una guida in lingua italiana – racconta monsignor Pizzaballa -. All’inizio si pensava a una revisione di un testo già scritto, poi si reputò opportuno prepararne uno ex novo, perché la situazione nel frattempo era totalmente cambiata. Si affidò l’incarico a diverse persone, soprattutto a uno studio biblico, ma nessun progetto andò a buon fine o perché il responsabile andò via o perché morì. Quando uscì questa guida in lingua tedesca si pensò di prenderla come riferimento. E così cominciò il lavoro», oggi racchiuso in 800 pagine che raccontano la storia, la religione, l’arte e l’archeologia della Terra Santa.

Sono 32 le pagine a colori con le mappe delle principali città e dei siti archeologici più significativi. Più di 200 i luoghi descritti in maniera dettagliata, con gli orari di apertura e tutte le informazioni utili per i turisti. Per ogni località sono ricordati i riferimenti biblici, con oltre 180 brani riportati integralmente. Un lavoro che fra Gregor Geiger, docente di Ebraico biblico e lingue semitiche allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ha ripreso e aggiornato dai testi che fra Heinrich Fürst, morto nel 2014, gli aveva affidato. «Fra Heinrich mi consegnò il file del testo in un vecchio floppy disk – racconta Geiger -. Visitando i luoghi di cui scriveva ho notato che qualcosa nel tempo era cambiata. Così ho aggiornato i testi e ho aggiunto al titolo della guida la parola “francescana”, perché ho ricordato la visita di Francesco in Terra Santa e ne ho dato una lettura francescana anche grazie ai vari contributi di studiosi della Custodia».

5 maggio 2017