Piove ancora sull’Emilia Romagna. E i morti salgono a 14

È ancora allerta rossa, e il meteo prevede precipitazioni diffuse anche per il 20 maggio. 42 i Comuni alluvionati, oltre 10mila gli sfollati. Diversi i dispersi. Danni per miliardi di euro. Il Cdm dichiarerà lo stato di calamità e chiederà di attivare il Fondo di solidarietà europeo

Ancora allagamenti ed evacuazioni, nella notte, nella provincia di Ravenna. E anche oggi, 19 maggio, continua a piovere sull’Emilia Romagna, dove sono ormai 42 i Comuni colpiti dalle alluvioni. Sale anche il numero dei morti: 14. Ma ci sarebbero ancora dispersi. L’ultimo corpo è stato recuperato questa mattina a Faenza, nel ravennate: un ultra settantenne.

Sulla scorta delle previsioni metereologiche, «qualche preoccupazione permane nella fascia pede-collinare, anche con queste piccole precipitazioni, perché noi abbiamo movimenti franosi costanti e quindi ci sarà una evoluzione di questo quadro nei 48 Comuni che hanno avuto più di 250 frane», ha dichiarato questa mattina ai microfoni di Sky Tg 24, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, che è anche assessore alla Protezione civile. Il timore adesso infatti è proprio quello delle frane. Anche perché ha ripreso a piovere in diverse zone già colpite dalle alluvioni di questi giorni.

Piove anche a Bologna, in centro. E precipitazioni diffuse sono previste anche per domani, 20 maggio, sull’intera regione. Confermata pertanto l’allerta rossa sull’area che va da Bologna a Rimini. Piogge più intense, anche in forma di rovescio, sono previste sulle aree appenniniche. Si prevedono nuovi incrementi dei livelli idrometrici sul tratto montano di tutti i corsi d’acqua della regione, che determineranno poi innalzamenti nei tratti a valle, con occupazione delle zone golenali e interessamento degli argini. Rimane altissima dunque l’attenzione sulle frane.

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, è stato a Bologna per manifestare la vicinanza dell’esecutivo, annunciando che martedì prossimo, 23 maggio, il Consiglio dei ministri delibererà lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione e «si risponderà ai primi interventi – ha assicurato -.  È già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie». In più, ha anticipato il ministro, il governo porterà la situazione all’attenzione della Commissione Ue, chiedendo di attivare il Fondo di solidarietà europeo. Si tratta, ha spiegato un portavoce della Commissione, di «uno strumento di soccorso post-catastrofe». Gli Stati membri che desiderano ricevere un sostegno devono presentare una domanda alla Commissione entro 12 settimane dalla data del primo danno causato dalla catastrofe. A quel punto lo strumento viene attivato non appena lo Stato membro ha presentato la domanda completa, inclusa una stima dei danni e tutte le informazioni necessarie alla Commissione per completare la valutazione.

19 maggio 2023