Piazza della Loggia, Mattarella: «Profonda ferita a tutta la nazione»
Il 47° anniversario della strage. «La Repubblica seppe reagire alla disumanità. Grazie all’unità degli italiani, democrazia, libertà, diritti sono riusciti a prevalere»
«La Repubblica mai dimenticherà le vittime innocenti di piazza della Loggia, l’incancellabile dolore dei familiari, la ferita profonda inflitta non soltanto alla città di Brescia ma a tutta la comunità nazionale». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato questa mattina, 28 maggio, il 47° anniversario della strage consumata in piazza della Loggia il 28 maggio 1974. Un atto «di matrice neofascista, accertata dai procedimenti giudiziari», che «era parte di un’azione eversiva che aveva lo scopo di indebolire la democrazia, colpire le libertà costituzionali, seminare paura e, in questo modo, ostacolare la partecipazione civile, sindacale, politica. Una catena di attentati terroristici – ha ricordato il capo dello Stato – minacciò in quegli anni le conquiste di civiltà che gli italiani avevano con sacrificio raggiunto dopo il fascismo e la guerra».
Eppure, ha osservato ancora il presidente, «la Repubblica seppe reagire alla disumanità dei terroristi e ai miti autoritari che li ispiravano con l’unità del popolo che è rimasta presidio del bene comune in tutti i momenti più difficili della storia nazionale. Grazie all’unità degli italiani la democrazia, le libertà, i diritti sono riusciti a prevalere». Nel giorno dell’anniversario, ha aggiunto, «la memoria dell’attentato e della ferma risposta della Repubblica si unisce al sentimento più intenso di solidarietà verso le persone che hanno sofferto per la scomparsa dei loro cari, dei loro amici, dei loro compagni di lavoro. Alla vicinanza nei loro confronti – ha concluso – si aggiunge la riconoscenza per l’impegno civile profuso da tanti in nome della verità e della giustizia».
28 maggio 2021