Perego (Migrantes): migranti e rifugiati, «ricchezza» per città e Chiesa

L’arcivescovo commenta il tema del messaggio del Papa per la Giornata mondiale, il 25 settembre. «Senza di loro, indebolita anche la nostra speranza»

“Costruire il futuro con migranti e rifugiati”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati, in programma il 25 settembre, reso noto ieri, 22 febbraio, dalla Sala stampa vaticana. Un tema che «guarda al mondo della mobilità umana, di cui migranti e rifugiati sono i due volti più significativi – commenta l’arcivescovo Gian Carlo Perego,  presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione episcopale per le migrazioni -. E con i migranti e rifugiati il Papa invita a costruire il nostro futuro, il futuro delle nostre città, delle nostre Chiese valorizzando le loro storie, la loro cultura, l’esperienza religiosa, il loro lavoro, la partecipazione attiva al mondo del volontariato e alla vita sociale. Senza i migranti e i rifugiati – osserva il presule – la nostra città e la nostra Chiesa rischiano di essere più povere».

Non solo: nell’analisi di Perego, «senza i migranti e i rifugiati anche la nostra speranza, il nostro futuro rischiano di essere indeboliti. Non sempre – riflette – nelle nostre comunità c’è la consapevolezza di questo “valore aggiunto”, del “di più” dei migranti. Si vedono i migranti solo come un peso, un costo e non si considera il grande apporto sul piano economico in molti comparti, la loro presenza nelle scuole e nelle Università, l’esperienza di quasi un milione di cattolici nelle nostre parrocchie, la ricchezza di un dialogo ecumenico con il mondo ortodosso e del dialogo religioso soprattutto con l’islam, la scelta in questi anni di un milione e mezzo di persone migranti di diventare cittadini italiani». Quindi l’auspicio, che ha il carattere di una certezza: «La prossima Giornata aiuterà a leggere questa ricchezza e a considerarla importante per costruire il nostro futuro».​

23 febbraio 2022