Una Via Crucis per le vittime della tratta
Ad organizzarla la Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con il Vicariato. Si pregherà per le donne costrette a prostituirsi
Ad organizzarla la Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con il Vicariato. Si pregherà per le donne costrette a prostituirsi
«“Per oltre un anno non ho mai visto la luce del sole, e dopo sono stata rivenduta e sono finita sulla strada. Ogni giorno ho subito percosse, torture e minacce. Se non portavo i soldi che mi chiedevano c’erano altre violenze. Ma di noi perché nessuno si interessa?” Questa è una delle migliaia di donne chiamate prostitute ma che sono vittime della tratta e della schiavitù di cui nessuno vuol parlare». In questo modo la Comunità Papa Giovanni XXIII annuncia, con un comunicato stampa, una Via Crucis vivente straordinaria per le strade di Roma.
Sarà venerdì 26 e partirà alle 19.30 dalla chiesa di Santo Spirito in Sassia. Una “via della croce” di solidarietà e preghiera per le giovani donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenza. La processione è organizzata dalla Comunità in collaborazione con la Pastorale vocazionale della diocesi di Roma. Sette le stazioni previste, da Borgo Santo spirito alla Chiesa Nuova, passando per Ponte Sant’Angelo, con altrettanti momenti di preghiera, meditazioni e testimonianze delle vittime salvate dalla tratta.
«Sarà una via crucis vivente, molto coinvolgente – spiega don Aldo Buonaiuto, coordinatore dell’iniziativa – È prevista la partecipazione di attori e musicisti, sentiremo inoltre la testimonianza diretta di ragazze che hanno vissuto sulla propria pelle la condizione di vera schiavitù, che anche oggi esiste, nelle nostre città, anche se sembriamo non rendercene conto».
19 febbraio 2016