Per il Giubileo dei ragazzi 200 parrocchie “in campo”

L’appuntamento dal 23 al 25 aprile. Don Magnotta: «Abbiamo mobilitato le nostre comunità». Previsti 70mila arrivi da ogni parte del mondo

L’appuntamento dal 23 al 25 aprile. Don Magnotta: «Abbiamo mobilitato le nostre comunità». Previsti 70mila arrivi da ogni parte del mondo

Gli zaini e gli striscioni non saranno ancora pronti, mancano poco meno di due settimane al grande incontro in piazza San Pietro, ma non c’è da dubitare che il cuore e le menti dei 70mila giovani di tutto il mondo che arriveranno a Roma per il Giubileo dei ragazzi sono già proiettati verso l’esperienza di fede e di crescita che vivranno dal 23 al 25 aprile. Papa Francesco, nel messaggio dello scorso 6 gennaio, ha chiesto loro proprio questo; preparare cuore e mente per meditare «bene i desideri che consegnerete a Gesù nel sacramento della Riconciliazione e nell’Eucarestia che celebreremo insieme». Il programma delle tre giornate, organizzate dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e dal Servizio Cei per la pastorale giovanile con la collaborazione del Servizio diocesano, si articola attorno a quattro momenti principali, tra i quali una grande festa allo Stadio Olimpico sabato sera e, appunto, la Messa in piazza San Pietro con il Papa, domenica 24 aprile alle 10.

Durante i tre giorni i ragazzi, e non solo, potranno visitare le Tende delle testimonianze, poste nel centro storico della Capitale. «Crescere misericordiosi come il Padre» è il titolo del «vostro Giubileo», ha detto Francesco nel messaggio che ha rivolto a quei ragazzi e ragazze che sono troppo piccoli per andare a Cracovia alla Giornata mondiale della gioventù del prossimo luglio, «ma è anche la preghiera che facciamo per tutti voi, accogliendovi nel nome di Gesù». Un’accoglienza che si sostanzia nel grande abbraccio delle parrocchie di Roma, saranno 207, che ospiteranno i giovani nella tre giorni a loro dedicata. «Abbiamo mobilitato le nostre comunità ricevendo una bellissima risposta – dice don Antonio Magnotta, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile -: è un grande segno giubilare. I nostri ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con gli adolescenti di altre diocesi, prepararsi con loro in vista della celebrazione con il Papa, vivere una straordinaria esperienza spirituale in una comunità allargata e gioiosa, in pellegrinaggio verso la Porta Santa di San Pietro».

Per prepararsi a questo pellegrinaggio, i ragazzi potranno accostarsi al sacramento della riconciliazione nelle tre chiese giubilari (San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella e San Giovanni Battista dei Fiorentini) nella mattina del 23 aprile. Quindi potranno seguire il percorso riservato ai pellegrini che parte da Castel Sant’Angelo e percorre via della Conciliazione fino a piazza San Pietro. Qui, sotto il colonnato del Bernini, oltre 100 sacerdoti saranno disponibili a confessare (in diverse lingue) gli ultimi ritardatari. I giovani attraverseranno quindi la Porta Santa e giungeranno sulla Tomba di Pietro per la professione di fede e le altre preghiere per l’indulgenza giubilare.

In serata, zaino in spalla e scarpe comode, direzione stadio Olimpico. Nell’intenzione degli organizzatori, quella che si metterà in marcia verso lo stadio sarà una «folla festosa che darà impulso a un risveglio della città, chiamata ad aver cura ed accompagnare i giovani, i loro sogni e le loro speranze». All’Olimpico l’esibizione di diversi artisti e cantanti sarà alternata a testimonianze di spessore «che aiuteranno i ragazzi a mettere a fuoco quali sono i grandi obiettivi per cui spendere la propria vita». Ma il momento «più bello sarà l’incontro con il Papa nella Messa del 24 aprile – sostiene don Magnotta -. Sarà l’espressione più alta del cammino di preparazione che i nostri ragazzi hanno fatto quest’anno. Quel momento sia per loro una bella opportunità per stare con il Signore e, per noi educatori e per l’intera comunità, l’occasione per comprendere la responsabilità nella cura degli adolescenti».

11 aprile 2016