Per i ricoveri imprevisti, il “Kit care” di Salvamamme
L’iniziativa presentata al San Camillo Forlanini, con il contributo della Regione Lazio: shopper divisi per tipologie e funzioni donati ai pazienti in difficoltà
Il ricovero ospedaliero, per alcune persone, può essere carico di un peso maggiore dovuto alla mancanza del necessario. Come avviene per senzatetto, anziani soli e indigenti, donne vittime di violenza e neonati. Per questo l’ospedale San Camillo Forlanini e l’associazione Salvamamme hanno presentato ieri, 15 luglio, nel nosocomio il progetto “Kit care con amore per il Pronto soccorso”, con il contributo della Regione Lazio, per divulgare l’iniziativa nata dall’esperienza di Salvamamme.
Cinque tipi di kit, consegnati al Pronto soccorso o in altri reparti specifici, in base al sesso e all’età, divisi in tipologie e funzioni. Il Kit care 24 per gli anziani in estrema difficoltà socioeconomica contiene trousse, pettine, specchietto, cuffia, saponetta, bagno schiuma, rasoio e gel per gli uomini, oltre a generi utili nell’immediato, che verranno sostituiti per chi non ha parenti o è indigente, se il ricovero dovesse prolungarsi, con prodotti non a perdere. Questo kit ha le varianti Kit care cicogna e Kit care bimbi, per neonati e bambini ricoverati. Il Kit Care valigia di salvataggio per le donne vittime di violenza contiene pantofole, camicia da notte, prodotti per l’igiene personale. Per chi ne ha bisogno anche un buono per ricevere la “Valigia di Salvataggio” con un piccolo guardaroba e tutte le informazioni utili. Infine il Kit care back home perché anche le dimissioni siano dignitose, soprattutto per gli anziani che non possono recuperare il proprio vestiario.
I numeri. 390 i kit care estivi, divisi per tipologia e funzionalità che saranno consegnati nel Pronto soccorso, la cui gestione è affidata all’Urp, che custodisce il vestiario per il ritorno a casa. Mille i kit care 24, 250 i kit care valigia di salvataggio e 600 tra kit care back home e beni non a perdere per le diverse necessità dei degenti. Testimonial del progetto sono l’attrice Cinzia Leone e Beppe Convertini, conduttore de “La Vita in Diretta Estate”. Per loro i kit «fanno fronte alle primarie necessità. Sono un gesto d’amore e vicinanza, elementi indispensabili quando si versa in situazioni d’emergenza e disagio». L’obiettivo è anche innescare un circuito virtuoso di donazioni di beni.
L’iniziativa di Salvamamme è stata possibile grazie ai suoi partners Angeli in Moto, Soroptimist e Unilever. Il Direttore Generale dell’ospedale Fabrizio d’Alba ha sottolineato quanto è preziosa «la collaborazione tra volontariato e Istituzioni per sostenere la Sanità pubblica. La fragilità del paziente è spesso legata alla condizione sociale più che alle disfunzioni della Sanità. Il kit care si rivela un supporto fondamentale per il benessere psicofisico». Per l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato «è un’iniziativa che testimonia l’umanizzazione delle cure verso i pazienti più bisognosi e senza parenti». Grazia Passeri, presidente Salvamamme, attinge alla ventennale esperienza dell’associazione per evidenziare che «l’oggetto donato, il sorriso acquistano un valore enorme per chi li riceve in queste condizioni». Le fa eco Paolo Masini, coordinatore nazionale dell’associazione: «Sono gesti che restituiscono dignità in un momento delicato, a volte inaspettato. Speriamo che altre Istituzioni e aziende sposino il progetto».
16 luglio 2019