Per i ragazzi dell’Acr, “La pace è un sogno realizzabile”

Tornata in presenza la Carovana che chiude il mese di gennaio, dedicato alla preghiera e alla riflessione sulla pace. Il corteo fino a San Pietro e l’Angelus con il Papa. La gratitudine di Francesco per l’iniziativa, «tanto più preziosa quest’anno», pensando «alla martoriata Ucraina»

I bambini fanno suonare i secchielli di latta colorati per fare più rumore possibile. I giovanissimi, invece, reggono i grandi striscioni con i nomi delle parrocchie. Poco più avanti un educatore tiene il ritmo con un tamburo, e davanti a lui i più piccoli si scambiano palloni colorati. È la Carovana della pace dell’Azione cattolica dei ragazzi di Roma, la grande festa che coinvolge ogni anno migliaia di bambini, giovani e famiglie, in un corteo che attraversa il centro della città, fino a piazza San Pietro. «La pace è un sogno realizzabile», hanno scritto su un lenzuolo i ragazzi della parrocchia di San Ponziano che ieri, 29 gennaio, hanno aperto la carovana da Castel Sant’Angelo: un lungo serpentone colorato e chiassoso di circa duemila persone, con decine di parrocchie provenienti da Roma e da altre diocesi del Lazio.

(foto: Azione cattolica Roma)

La Carovana di quest’anno, tornata in presenza dopo lo stop per la pandemia, si è caricata di un valore ancora più forte a quasi un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. A via della Conciliazione una bambina cammina lentamente, sorridendo, con una divisa da calcio e un pallone sotto al braccio. La pace è una questione di “allenamento”, “condivisione” e “rispetto”, e quest’anno i ragazzi dell’Acr lo stanno scoprendo nei propri gruppi, perché il cammino annuale ha come sfondo lo sport di squadra. «La cosa che mi piace di più della carovana – ha detto Laura, 12 anni, della parrocchia di Santa Maria Consolatrice – è il chiasso che facciamo. Penso che la pace sia possibile, basta smettere di litigare».

Carovana della Pace ACR, Azione Cattolica, mons. Dario Gervasi, 29 gennaio 2023In piazza San Pietro, quando arriva la Carovana, si canta e si balla, in attesa di pregare l’Angelus con Papa Francesco. Ogni parrocchia ha portato in corteo un gagliardetto da scambiare, con su scritto un messaggio di Pace, e poi un salvadanaio con le offerte raccolte per le iniziative del Csi per il mondo e della Caritas diocesana. Tra i presenti anche gruppi di catechismo, scout e ministranti. I bambini, durante il mese di gennaio, hanno preparato anche gli striscioni che hanno decorato il palco in piazza, con slogan e frasi per ricordare che costruire la pace è un impegno a misura di tutti. «Noi dobbiamo diventare una bellissima squadra che dà una mano per la pace – ha detto ai ragazzi il vescovo Dario Gervasi -. Quando uno torna a casa da qui sarà più capace di portare la pace e di essere mite».

Carovana della Pace ACR, Azione Cattolica, piazza San Pietro, 29 gennaio 2023Da Francesco, al termine dell’Angelus, un saluto «con grande affetto» agli accierrini di Roma. «Vi ringrazio per questa iniziativa, tanto più preziosa quest’anno perché, pensando alla martoriata Ucraina, il nostro impegno e la nostra preghiera per la pace devono essere ancora più forti. Pensiamo all’Ucraina e preghiamo per il popolo ucraino, così maltrattato», l’esortazione. «Caro Papa finalmente siamo tornati con la nostra rumorosa carovana», ha detto Agnese, 12 anni, di San Luigi di Montfort, leggendo insieme a Luca, affacciati accanto a Papa Francesco, la lettera scritta dai bambini dell’Acr. «Quest’anno il nostro desiderio di pace è più forte, la guerra in Ucraina ci sta rendendo molto tristi. E tu caro Papa, sei il migliore allenatore che possiamo desiderare».  Dopo l’Angelus la festa è continuata nella parrocchia di San Gregorio VII, con il pranzo insieme, i giochi e la Messa presieduta da Gervasi e dagli assistenti dell’associazione, don Eugenio Bruno e don Alfredo Tedesco. I bambini dell’Acr hanno anche servito come ministranti e animato la celebrazione con il canto. «Ognuno si è messo a disposizione con i propri carismi e i propri ruoli, proprio come in una squadra – ha detto la responsabile diocesana dell’Acr Marilena Pintagro -. Siamo davvero contenti di aver riempito di nuovo le strade di Roma con la nostra voglia di pace. Il sentimento è quello di una grande gioia per il bel lavoro fatto insieme, anche con i volontari del Settore giovani di Ac e con gli adulti provenienti da tante parrocchie diverse». Insomma, una famiglia di famiglie, una «squadra» in cammino, fatta di grandi e piccoli, al servizio della Chiesa e della città.

30 gennaio 2023