Per i profughi ucraini, visite guidate nella Roma cristiana

A proporle, il Dipartimento dei Beni culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana. Il rettore: «Espressione di accoglienza e integrazione che sempre intendiamo perseguire nell’università»

Un itinerario nella storia della Roma cristiana, con una serie di visite a luoghi e monumenti significativi per le origini e l’organizzazione del cristianesimo nell’Urbe. È la proposta che il Dipartimento dei Beni culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana rivolge ai profughi ucraini che hanno trovato accoglienza nella Capitale: l’iniziativa “Pro Ucraina”. Nelle parole del rettore dell’ateneo padre Nuno da Silva Gonçalves , un modo per dare espressione a «quell’accoglienza e quell’integrazione che sempre intendiamo perseguire nell’università, quale istituzione internazionale».

A guidare i profughi alla scoperta della Roma cristiana saranno i docenti del Dipartimento. «Crediamo – spiega il direttore Ottavio Bucarelli – che la promozione della conoscenza dei luoghi e delle persone possa essere un’occasione per aiutare i fratelli ucraini a sentirsi accolti nella città del Successore di Pietro, per essere partecipi della vita e della storia della comunità cristiana che è in Roma».

Nove le visite in programma, tra maggio e ottobre 2022, che toccheranno la tomba di Pietro e la Necropoli Vaticana, le catacombe di San Sebastiano, le cattedrali e alcune basiliche romane, i Musei Vaticani e la basilica di Santa Sofia. L’iniziativa, precisano dalla Gregoriana, si svolge con la  collaborazione dell’Esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia, attraverso l’Ufficio della pastorale giovanile, con il contributo della Fabbrica di San Pietro in Vaticano,  la Pontificia Commissione di Archeologia sacra, i Musei Vaticani e con il sostegno della Famiglia Bergami. Le visite sono riservate ai cittadini ucraini rifugiati a Roma a causa della guerra, i cui nominativi saranno indicati esclusivamente dall’Ufficio della pastorale giovanile dell’Esarcato apostolico.

13 maggio 2022