Per Aquarius si apre il porto di Valencia

L’annuncio è arrivato dal premier iberico Pedro Sanchez. Il presidente del Consiglio italiano Conte: decisione che va «nella direzione della solidarietà». Pax Christi: «Doverosa riflessione umana ed evangelica»

La nave Aquarius, respinta da Malta e Italia con il suo carico di 629 migranti, sarà accolta dalla Spagna. Il premier iberico Pedro Sanchez ha annunciato, facendo riferimento a «ragioni umanitarie», che darà il via libera allo sbarco nel porto di Valencia. Il sindaco Joan Ribò su Twitter: «Vogliamo evitare altri morti nel Mediterraneo». Del caso si era interessato, nella giornata di ieri, anche l’Europarlamento in apertura di plenaria e il tema delle migrazioni tornerà in aula anche oggi, 12 giugno, durante la discussione in vista del Consiglio europeo di fine giugno e domani in un apposito dibattito. Per il cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid, «Aquarius è una chiamata di Cristo all’Europa». Il mandato, scrive su Twitter, «è chiaro: ero forestiero e voi mi avete accolto. Al di là delle considerazioni politiche e legali, quando si legge la vita a partire dal Vangelo, si va a cercare l’altro». Anche il segretario della Conferenza episcopale spagnola José M. Gil Tamayo affida la sua soddisfazione ai social media: «L’accoglienza nel porto di Valencia degli immigrati a bordo dell’Aquarius è un bel gesto di solidarietà della Spagna che ci rallegra. Il Papa – prosegue – ci chiede nel suo messaggio per la pace del 2018 di accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli immigrati».

Di altra natura la soddisfazione del governo italiano, che nella giornata di domenica 10 giugno aveva decretato la chiusura dei porti della Penisola, inibendo di fatto l’attacco dell’imbarcazione soccorsa al largo delle coste libiche. «Avevamo chiesto un gesto di solidarietà da parte dell’Ue su questa emergenza – le parole del premier Conte -. Non posso che ringraziare le autorità spagnole per aver raccolto l’invito». Per il presidente del Consiglio italiano la decisione della Spagna va «nella direzione della solidarietà». Esprime «grande soddisfazione» anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Evidentemente alzare garbatamente la voce paga». Ancora, il titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli evidenzia che quanto è accaduto «è il segno di un nuovo vento di solidarietà e condivisione che spira in Europa su questa emergenza». Di segno opposto i commenti dell’opposizione targata Pd. Per il segretario reggente Maurizio Martina il gesto nobile della Spagna non risolve il problema dell’isolamento dentro la discussione internazionale. Oggi noi siamo più isolati di ieri».

Aver negato il permesso all’Aquarius di attraccare e di sbarcare con centinaia di profughi a bordo per il presidente di Pax Christi Italia monsignor Giovanni Ricchiuti «è stato un comportamento violento e disumano». Il presule parla di «una vicenda che chiede ora, ma lo chiederà probabilmente ancora di più in futuro, una doverosa riflessione umana ed evangelica. Ascoltare le orgogliose parole di autocompiacimento di ministri del nostro Paese per aver “alzato la voce” – prosegue – è misera soddisfazione. È la stupida vittoria di chi pensa di affrontare in questo modo il dramma dell’immigrazione». E ancora: «Come ha già detto qualcuno – prosegue il vescovo – è la sconfitta della politica, e aggiungo, rischia di essere anche la sconfitta dell’umanità. Unisco quindi la mia voce, e penso di interpretare anche tutta Pax Christi, alle tante che invocano semplicemente “umanità e solidarietà”». Ricchiuti cita in particolare il cardinale Ravasi, che «ha ricordato il Vangelo: “Ero straniero e non mi avete accolto” (Mt 25,43)». Al porporato «va la mia, nostra, solidarietà e condivisione per i duri attacchi ricevuti anche sui social». Per il presidente di Pax Christi Italia «non possiamo tacere  davanti a certi comportamenti e dichiarazioni. Come non ricordare il mio predecessore don Tonino Bello, per il suo impegno proprio nei confronti dei profughi, nell’estate 1991? E siamo allibiti davanti alle dichiarazioni del ministro Salvini che invoca la Nato per una alleanza difensiva nel Mediterraneo».

Intanto al centro dell’attenzione ora c’è un’altra nave, la Sea Watch 3, al largo delle coste libiche, sulla quale Salvini, nella mattinata di ieri, 11 giugno, ha già dichiarato di voler intervenire: «Vogliamo porre fine a questo traffico di esseri umani. E dunque come abbiamo sollevato problema per Aquarius lo faremo per tutte le altre navi. Mi risulta che una nave di una ong olandese si trovi a 28 miglia dalla Libia in attesa del suo ricco carico di esseri umani. Noi continueremo con la linea del buonsenso e della condivisione». Tra sabato 9 e domenica 10 giugno infatti circa 800 migranti sono stati salvati e presi a bordo da da 4 motovedette e dalla nave Diciotti della Guardia Costiera italiana e da unità di Eunavformed, la missione europea di contrasto all’immigrazione illegale. Il salvataggio è avvenuto in 7 distinte operazioni. Ora si riapre la partita sui porti in cui concedere approdo alle navi soccorse.

In Spagna nel frattempo l’arcivescovo di Valencia, il cardinale Antonio Cañizares, «ha formato un gruppo di coordinamento con tutte le risorse di cui dispone la Chiesa a Valencia per assistere gli immigrati che si trovano a bordo della nave Aquarius», informano dalla diocesi. Sarà un «gruppo speciale di emergenza per coordinare tutte le organizzazioni in modo che si possano soddisfare le esigenze degli immigrati che sono in viaggio verso il porto di Valencia». Coinvolte le associazioni di beneficenza, la rete assistenziale, le parrocchie e le scuole diocesane che già collaborano con la Chiesa locale nel servizio agli immigrati, sia per le esigenze assistenziali di base sia per l’occupazione, nonché i bisogni di apprendimento e di istruzione. Ora questa «ampia rete assistenziale ed educativa», si legge nella nota diffusa dalla diocesi, «offre alle istituzioni la massima collaborazione per soddisfare le esigenze dei 629 immigrati, tra cui 123 bambini».

12 giugno 2018