Pedofilia, il Vaticano ridefinisce il reato di abuso d’ufficio dei vescovi

La proposta del C9: la Congregazione per la dottrina della fede giudichi i presuli attraverso una nuova sezione giudiziaria

La proposta del C9: la Congregazione per la dottrina della fede giudichi i presuli attraverso una nuova sezione giudiziaria. Padre Lombardi: «Viene indicata procedura da seguire»

Ridefinire il reato di «abuso d’ufficio dei vescovi», creando una nuova sezione all’interno della Congregazione per la dottrina della fede. Per il portavoce vaticano padre Federico Lombardi è questa la principale novità con la quale si è conclusa oggi, mercoledì 10 giugno, la riunione del C9, il consiglio dei cardinali voluto da Francesco per affiancarlo nel governo della Chiesa. Lo ha spiegato incontrando i giornalisti nel consueto briefing al termine della riunione, riferendo delle proposte avanzate dal C9 al pontefice, presente a tutti gli incontri.

«Che il Santo Padre dia un mandato alla Congregazione per la dottrina della fede per giudicare i vescovi in relazione ai delitti di abuso d’ufficio. Che il Santo Padre autorizzi l’istituzione di una nuova sezione giudiziaria all’interno della Congregazione per la dottrina della fede e la nomina di personale stabile che presterà servizio nel Tribunale Apostolico». Queste dunque, nelle parole di padre Lombardi, le proposte dei cardinali del C9. La novità, ha evidenziato, è che «viene indicata una procedura specifica per questioni che possono riguardare l’abuso d’ufficio dei vescovi», seguendo «una linea di competenza di giudizio che già c’era», visto che la Congregazione per la dottrina della fede «ha anche una natura di tribunale».
La competenza a «ricevere ed esaminare le denunce di abuso d’ufficio», è la prima proposta del C9,appartenga «alle Congregazioni per i vescovi, per l’evangelizzazione dei popoli, o per le Chiese Orientali» e tutte le denunce siano presentate «alla Congregazione appropriata». Il giudizio poi, ha commentato il portavoce vaticano, «alla Congregazione per la dottrina della fede». La proposta del C9 prevede infatti «che il Santo Padre nomini un segretario per assistere il prefetto riguardo al Tribunale», il quale «avrebbe la responsabilità della nuova sezione giudiziaria e il personale della sezione sarà utilizzabile anche per i processi penali per l’abuso dei minori e degli adulti vulnerabili da parte del clero».
Ancora, «trattandosi di nuove competenze e nuova organizzazione della sezione giudiziaria», ha argomentato il religioso, il consiglio dei cardinali propone che «il Santo Padre stabilisca un periodo di cinque anni in vista di ulteriori sviluppi delle presenti proposte e per il completamento di una valutazione formale della loro efficacia». Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, ha fatto notare che «non è che nasca dal nulla il fatto che il vescovo abbia una responsabilità. L’abuso d’ufficio comprende anche una omissione su ciò che avrebbe dovuto fare». In sintesi, «non è l’oggetto ad essere definito ma una procedura da adottare nei singoli casi». 
10 giugno 2015