Pastorale sanitaria, tra formazione e territorio

Due parole chiave per l’itinerario 2014-15. Il direttore del Centro diocesano monsignor Andrea Manto: essere segno di speranza tra gli ammalati. L’11 febbraio L’11 febbraio la celebrazione della Giornata del malato con il cardinale Vallini

Formazione ed evangelizzazione: sono questi i punti cardine su cui si articola il programma annuale del Centro per la pastorale sanitaria della diocesi, presentato domenica 28 settembre al Seminario Maggiore. Il tema, “Effatà – apriti: l’iniziazione cristiana e l’evangelizzazione nel mondo della salute”, segna la continuità con il cammino pastorale della diocesi nella riscoperta dei sacramenti dell’Eucaristia e della confermazione, e apre nuove prospettive alla testimonianza di fede, come spiega il direttore del Centro, monsignor Andrea Manto. «La parola “effatà-apriti”, tratta dal Vangelo di Marco, non ricorda solo le parole che pronuncia Gesù guarendo un sordomuto, ma è espressione di una Chiesa in uscita che, di fronte a un’umanità sorda e muta, capace di pratiche antievangeliche e antiumane, deve aprirsi e superare l’afasia che impedisce di annunciare Cristo».

La diffusione del Vangelo nel mondo della salute, afferma monsignor Manto, inizia dagli adulti, che «devono essere guidati nel prendere coscienza del significato del cammino di iniziazione cristiana, per essere così segno di speranza nel mondo sanitario e nelle loro famiglie», con la scoperta dell’Eucaristia come viatico e farmaco dell’immortalità. In questo cammino, continua, «è importante riscoprire gli ospedali come comunità, attraverso il lavoro sulle cappellanie, e puntare sui ministri straordinari dell’Eucaristia nella vita delle parrocchie, perché la malattia è spesso vissuta anche in casa». Attenzione particolare sarà dedicata quindi alla formazione e all’evangelizzazione dei laici e dei religiosi che operano in ambito sanitario, con proposte di catechesi e ritiri spirituali nei tempi forti liturgici, e percorsi formativi sui temi della spiritualità, della malattia terminale e del fine vita.

Numerosi gli eventi già programmati: la pastorale sanitaria sarà infatti coinvolta nelle iniziative della prima Giornata per la custodia del creato, il prossimo 3 ottobre, mentre il 9 e 10 ottobre, in occasione della XXIII Giornata mondiale della salute mentale, promuove il ciclo di incontri sul tema “Salute mentale e aree metropolitane: verso una nuova prospettiva”, frutto del lavoro del Tavolo di promozione e tutela della salute mentale, formato da medici, operatori, famiglie, volontari, con le Università Sapienza, Tor Vergata e Cattolica, e la partecipazione dell’area sanitaria della Caritas. L’11 febbraio il cardinale Vallini presiederà a San Giovanni la celebrazione per la Giornata del malato, mentre il 28 il Centro sarà impegnato ancora una volta in prima linea nelle iniziative per la Giornata mondiale delle malattie rare. Chiusura delle attività pastorali a giugno, con il premio Buon Samaritano, conferito come ogni anno a personalità o associazioni di eccellenza nel campo dell’assistenza sanitaria.

Un impegno costante nella formazione degli operatori e negli eventi, quello del Centro per la pastorale sanitaria, a cui si affianca il lavoro quotidiano sul territorio, accanto ai malati e alle famiglie, in coordinamento con prefetture e parrocchie, e soprattutto al sostegno alle cappellanie ospedaliere, «che costituiscono – sostiene il vescovo delegato per la pastorale sanitaria Lorenzo Leuzzi – il cuore della presenza della Chiesa nel mondo della salute». Sottolinea ancora il presule: «Da qui si lavora per la partecipazione degli operatori sanitari all’azione evangelizzatrice di tutta la Chiesa nella riscoperta dei sacramenti, per poter essere comunità che condivide con i malati l’esperienza della sofferenza».

30 settembre 2014