Pasqua, il messaggio delle Chiese cristiane in Italia: «Non abbiate paura»

A firmarlo, Cei, Federazione chiese evangeliche in Italia e Patriarcato ecumenico. Una “prima volta”, stimolata dal momento di emergenza sanitaria

«In questo tempo di contagio, vogliamo raccogliere l’invito dell’angelo: “Non abbiate paura”». Per la prima volta i rappresentanti delle Chiese cristiane in Italia rivolgono al Paese un messaggio ecumenico per la Pasqua. A firmarlo, il presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e dialogo Ambrogio Spreafico, il metropolita Ghennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e di Malta ed esarca per l’Europa meridionale (Patriarcato ecumenico), e il pastore battista Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei). «Nel rispetto delle norme di prudenza a cui dovremo continuare a sottostare per impedire la diffusione della pandemia – scrivono -, come Chiese ci sentiamo chiamate ad essere, come le pie donne, annunciatrici della risurrezione, del fatto che la morte non ha l’ultima parola».

È consuetudine, per i rappresentanti delle Chiese, rivolgere un augurio per l’inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Ma quest’anno, spiegano, «abbiamo sentito il bisogno di tornare a esprimerci insieme pronunciando una parola comune di fronte alla pandemia che ha colpito il nostro Paese e il mondo intero. Una pandemia mondiale, dunque, che non sta risparmiando nessuna regione del mondo e che, oltre a causare disagio, sofferenza e morte, condizionerà pesantemente le celebrazioni pasquali delle Chiese cristiane, con il rischio di offuscare quel sentimento di gioia che è tipico del tempo pasquale».

Anche nel testo del Vangelo secondo Matteo, che racconta la risurrezione di Gesù, «sembra dominare un senso di paura: sia le guardie che le donne sono spaventate». Nelle donne però si avverte anche un «misto di paura e di gioia» per l’annuncio dell’angelo, che «le mette in movimento e fa di loro le prime annunciatrici della risurrezione». Nasce da qui l’invito a non cedere alla paura. «Questa pandemia – si legge nel messaggio – rafforza altresì in noi la vocazione a essere insieme, in questo mondo diviso e al contempo unito nella sofferenza, testimoni dell’umanità e dell’ospitalità, attenti alle necessità di tutti e particolarmente degli ultimi, dei poveri, degli emarginati. Con un sentimento di gratitudine speciale a Dio per i tanti che si prodigano senza sosta a fianco di chi soffre».

Anche se «l’incontro tra le diverse Chiese in queste settimane è diventato per forza di cose virtuale – proseguono i firmatari del documento -, vogliamo raccogliere l’invito di Papa Francesco, del Patriarca ecumenico Bartolomeo, del Consiglio ecumenico delle Chiese e della Conferenza delle Chiese europee a unirci nella preghiera con le parole che Gesù ci ha insegnato: “Padre nostro che sei nei cieli… liberaci dal Male”».

Quest’anno le Chiese cristiane celebrano la Pasqua in date diverse: il 12 aprile nella tradizione occidentale secondo il calendario gregoriano e il 19 aprile in quella orientale, secondo il calendario giuliano.

8 aprile 2020