Parte con Francesco Totti la “staffetta” di “Ordinary Heroes”

Il progetto a favore dell’Obolo di San Pietro, pensato per promuovere «atti straordinari di eroi ordinari». La maglietta con l’immagine di MauPaul dedicata a Francesco farà il giro del mondo

Affidato all’ex capitano della Roma Francesco Totti il “calcio d’inizio” della staffetta di “Ordinary Heroes”, il progetto di solidarietà a favore dell’Obolo di San Pietro finalizzato a promuovere «atti straordinari di eroi ordinari». L’immagine simbolo della campagna: il Superpoe disegnato da Mauro Pallotta, in arte MauPaul, nel 2014 sui muri di Borgo Pio. Il graffito campeggia sulla maglietta autografata da Torri, che, come in una staffetta appunto, ora passa il testimone a Diego Armando Maradona. Dopo di lui sarà il turno di Alex Del Piero e del campione del mondo di motociclismo Marc Márquez. Quindi si proseguirà, di campione in campione, attraverso i continenti, fino a quando ci saranno adesioni. La maglietta con tutte le firme verrà battuta all’asta, alla presenza di tutti i “testimonial, con ogni probabilità dopo l’estate. Il ricavato sarà devoluto interamente all’Obolo di San Pietro per le attività caritative del Santo Padre.

«Compiere gesti di straordinario protagonismo nella quotidianità». Nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta ieri pomeriggio, 8 febbraio, nella Filmoteca Vaticana, il prefetto della Segreteria vaticana per la comunicazione monsignor Dario Edoardo Viganò ha usato queste parole per sintetizzare lo spirito dell’iniziativa, alla quale sono dedicati anche un sito e una pagina Facebook. Proprio qui sono già online le prime storie di “eroi ordinari”, che con il loro impegno quotidiano cambiano il loro angolo di mondo. «Se conosci anche tu una storia di un eroe di tutti i giorni – si legge sulla pagina Facebook -, faccelo sapere usando l’hashtag #OrdinaryHeroes e il tag @OrdinaryHeroes. Partecipa anche tu!». Sempre online sono disponibili anche la magliette – gialle, nere e bianche – con il “Superpope” di MauPaul, in vendita anche alla Libreria Editrice Vaticana. Per ogni maglietta venduta, 1 euro verrà devoluto all’Obolo di San Pietro.

Tra i frutti più recenti dell’Obolo di San Pietro,  il progetto “Non ti scordar di me” – un camper dotato di attrezzatura medica che gira nelle periferie romane per assistere gli anziani – e la “sanità di frontiera” a Lampedusa, dove è stato realizzato un progetto di formazione per gli operatori sanitari che devono assistere i migranti che arrivano nell’isola. Li ha ricordati davanti ai giornalisti il sostituto della Segreteria di Stato vaticana monsignor Angelo Becciu, anche lui alla conferenza stampa di presentazione di “Ordinary Heroes”. «Una delle accuse che qualcuno ha mosso contro l’Obolo – ha detto Becciu – è questa: raccogliete denaro dai fedeli per la carità ma sappiamo che non va tutto per la carità, la utilizzate anche per il mantenimento delle strutture ecclesiastiche. È vero – ha chiarito – ma non imbrogliamo i fedeli, sanno che è per questo scopo». Il sostituto ha ricordato che l’Obolo di San Pietro «serve per sostenere le opere caritative del Santo Padre e la funzionalità degli organismi di cui il Papa si avvale, nel suo ministero di servizio pastorale alla Chiesa universale. Il 10-15% dell’Obolo va alle opere di carità, il resto serve per sostenere le strutture della Chiesa, senza le quali il Papa non può governare».

Becciu ha reso noti anche i dati delle donazioni. «Rispetto al 2017 – ha informato – le offerte dell’Obolo di San Pietro sono aumentate, passando da 70 a 78 milioni di dollari americani. Per le opere di carità del Santo Padre sono stati devoluti 24 milioni di euro, a soccorso di momenti difficili che hanno attraversato varie nazioni, come terremoti, tifoni e altre calamità naturali, e per la costruzione di scuole od ospedali, come è avvenuto a Bangui per volere di Papa Francesco dopo l’apertura del Giubileo nella cattedrale». Contribuire all’Obolo di San Pietro, ha sottolineato il sostituto, «è manifestare il proprio senso di appartenenza alla Chiesa».

9 febbraio 2018