Parrocchie solidali, tra pacchi viveri e accoglienza

Le comunità locali in prima linea nell’emergenza a sostegno dei più fragili. Grande la generosità. Una panoramica da vari quartieri

La paura e il distanziamento sociale non fermano la carità delle parrocchie romane, da settimane in prima linea nell’emergenza dettata dal coronavirus. Una presenza viva resa possibile da quanti contribuiscono quotidianamente a far emergere reti di prossimità. Come i volontari e i gruppi scout della parrocchia Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, impegnati attivamente nella raccolta e distribuzione di alimenti. «Grazie alle donazioni in denaro e alla spesa solidale avviata in alcuni condomini del quartiere, la Caritas parrocchiale prepara settimanalmente i pacchi da destinare alle persone in difficoltà – spiega il parroco monsignor Luigi Storto –. I giorni di consegna sono il lunedì e il giovedì ma, in presenza di casi delicati, effettuiamo servizi anche a domicilio».

A raddoppiare la sua disponibilità sul territorio anche la parrocchia di San Gaetano, a Tor di Quinto, dove prosegue con l’ausilio dei volontari Caritas e della Comunità di Sant’Egidio la distribuzione di viveri. Due i giorni di consegna, il giovedì dalle 15 alle 17 e il sabato dalle 8 alle 10: in queste stesse fasce orarie chi lo desidera potrà contribuire fattivamente portando generi alimentari non deperibili e prodotti per l’infanzia.

Aiuti concreti per i più bisognosi arrivano inoltre da San Salvatore in Lauro, parrocchia a pochi passi da piazza Navona. «Da subito ci siamo attivati contattando le circa 40 famiglie del territorio che assistiamo abitualmente – riferisce monsignor Pietro Bongiovanni, da dodici anni alla guida del Santuario –. Nel corso delle settimane si sono aggiunti anche quanti vivevano di lavori informali strettamente legati al turismo».

Tante dunque le sacche di indigenza, spesso celate nel centro storico, alle quali fa fronte anche la comunità di Santa Maria in Campitelli. Qui i parrocchiani, insieme ai volontari delle Acli provinciali, raccolgono i prodotti donati e li consegnano a bordo di un mezzo chiamato “taxi sociale”. Tra i servizi attivati dalle parrocchie continua a funzionare la mensa per i poveri a San Giovanni Bosco, a Cinecittà, e l’accoglienza di senzatetto nei locali parrocchiali di San Giustino all’Alessandrino. «Sono 5 le persone che abbiamo accolto durante la notte per l’emergenza freddo – dichiara il parroco don Stefano Bonazzi –. Ora invece, in seguito all’epidemia, gli ospiti sono qui giorno e notte ». Un’attività resa possibile dai volontari dell’associazione Don Pietro Bottazzoli, braccio operativo della Caritas parrocchiale.

Incrementate le prestazioni per i più fragili anche nel settore Sud. Nella parrocchia Sant’Aurea a Ostia Antica proseguono infatti le attività di ascolto e di consegna dei pacchi, mentre a Santa Maria Regina dei Martiri a Dragona è stato avviato un lavoro in sinergia con la Croce Rossa, il Comitato di Quartiere e la Protezione Civile per il sostegno alle famiglie bisognose. «Abbiamo fatto rete per far fronte alle innumerevoli richieste di aiuto che ci sono pervenute e il territorio ha risposto con grande generosità e spirito solidale», racconta il parroco padre Daniele Cicirella.

Le realtà parrocchiali non dimenticano le famiglie rom. «Sono circa 200 i nuclei familiari del campo di via Candoni a cui cerchiamo di garantire sostegno alimentare grazie alla collaborazione di molti – riferisce don Stefano Meloni, parroco di San Gregorio Magno alla Magliana –. In queste settimane la vicinanza della comunità si sta rivelando una risorsa preziosa».

20 aprile 2020