Parolin: «Seguiamo Francesco con affetto e preghiera»

Intervenuto all’inaugurazione del Centro Pellegrini – Info Point per il Giubileo 2025, il segretario di Stato vaticano ha risposto alle domande dei giornalisti sul ricovero del Papa e sulla missione di pace del presidente Cei Zuppi in Ucraina

«Lo seguiamo con il nostro affetto e con la nostra preghiera, sperando che tutto possa risolversi al più presto e che lui ritorni all’esercizio del suo ministero». Così il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin in merito al ricovero di Papa Francesco al Policlinico universitario Agostino Gemelli, dove questo pomeriggio, 7 giugno, ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede, «sarà sottoposto in anestesia generale a un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi». A margine dell’inaugurazione del Centro pellegrini – Info Point per il Giubileo 2025, in via della Conciliazione 7, il porporato, a chi gli chiedeva se fosse preoccupato per lo stato di salute di Bergoglio, ha risposto di non avere «elementi» per esprimersi «né in un senso né nell’altro». Esclusa l’ipotesi di una sorta di “passaggio di poteri”, il segretario di Stato immagina che «dopo l’intervento il Papa riprenderà il suo esercizio, anche se da un letto di ospedale». Se dovessero presentarsi delle urgenze, ha rimarcato, «si porteranno a lui all’ospedale Gemelli».

Il discorso si è quindi spostato sulla missione del cardinale Matteo Zuppi a Kiev, conclusasi nella serata di ieri, 6 giugno. La visita in Ucraina dell’inviato speciale di Papa Francesco è da intendersi «come un ulteriore contributo che la Santa Sede può dare alla pace – ha spiegato Parolin -. Non è avvenuto niente di nuovo rispetto a quanto il presidente Zelensky aveva spiegato al Papa» in occasione dell’incontro avvenuto a Roma il 13 maggio scorso. La posizione del presidente ucraino «è sempre quella – ha proseguito il cardinale -. Il fatto di parlarsi, di sentire posizioni o prospettive un po’ diverse certamente può essere utile e favorevole alla pace. Quali sviluppi ci saranno non lo so». Nel piano di pace ideato da Papa Francesco la missione deve compiersi in entrambe le Capitali: dopo Kiev quindi Mosca. I tempi per una visita nella Capitale russa si decideranno con il presidente della Cei Zuppi. «Dovrebbe rimanere aperta la prospettiva di Mosca però concretamente si vedrà», ha concluso Parolin.

Accompagnato dall’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione, il segretario di Stato vaticano ha benedetto questa mattina il nuovo Centro Pellegrini – Info Point del Giubileo 2025 in via della Conciliazione, esattamente difronte alla chiesa di Santa Maria in Transpontina. La cerimonia è un «consistente passo in avanti nella preparazione del Giubileo – ha affermato -. Il numero di pellegrini che giungeranno a Roma esige una organizzazione alquanto complessa». Il Centro è già aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 17, per chi desidera ricevere informazioni e notizie su cosa è il Giubileo e su come iscriversi ai grandi eventi in programma, sull’organizzazione del proprio pellegrinaggio e sul servizio di volontariato per l’anno giubilare. È un «ufficio tecnico dove il pellegrino deve sentirsi a casa», ha detto il porporato. L’info point «è il tipico centro di informazione la cui apertura dà il segnale che il Giubileo è imminente – ha osservato Fisichella -. Qui verranno gestiti da parte della Santa Sede gli oltre 500 volontari che saranno operativi sul territorio, più quelli che invece svolgeranno il servizio negli ambulatori medici delle quattro basiliche papali».

Forte dell’esperienza maturata nel 2016 con il Giubileo straordinario della Misericordia, l’equipe del dicastero è pronta ad accogliere i pellegrini che vorranno ricevere i diplomi di partecipazione al Giubileo o semplicemente avere informazioni sulle basiliche papali (San Giovanni in Laterano, San Pietro, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore). «Cercheremo di dare un segno di accoglienza calorosa», le parole di Fisichella. Prossimamente sarà anche presentata l’app del pellegrino che potrà essere scaricata sugli smartphone a partire dal prossimo settembre e attraverso la quale sarà possibile procedere con le iscrizioni al Giubileo. Dai colloqui avuti con vari ambasciatori, Fisichella ha appreso che i pellegrini «sono impazienti, specie chi viene dall’estero, che deve organizzare il viaggio e la permanenza».

7 giugno 2023