Parolin: «I vescovi italiani, liberi di esprimersi»

Il cardinale segretario di Stato vaticano è intervenuto sulla posizione della Santa Sede circa le preoccupazioni dei presuli su premierato e autonomia differenziata. Sulle europee: «Partecipare al voto»

Le riforme di premierato e autonomia differenziata. Su questo si concentrano, nelle ultime settimane, le preoccupazioni dei vescovi italiani. E su questo ha espresso ieri, 6 giugno, la posizione della Santa Sede il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. «La Conferenza episcopale italiana è la Chiesa in Italia e come ogni Chiesa del mondo, anche i vescovi italiani sono liberi di esprimersi. Lo faranno con i dovuti modi ma questo ricade sotto la loro responsabilità», ha detto parlando a margine della presentazione del libro “Il senso cristiano dell’uomo secondo Reinhold Niebuhr”, tesi di dottorato di don Luigi Giussani, nella sede della Pontificia Università Gregoriana.

Inevitabile il riferimento alle elezioni europee. «Uno dei punti sui quali la Chiesa torna è quello della partecipazione, che è un esercizio di democrazia – la sua riflessione -. Quindi l’invito a tutti i cittadini è quello di agire responsabilmente, partecipando al voto». Infine, un riferimento alla possibilità che Papa Francesco abbia un incontro personale con il presidente statunitense Joe Biden al G7 in Puglia: «Penso di sì, che il Papa dedicherà del tempo ad alcuni incontri bilaterali con presidenti e capi di Stato che glielo hanno chiesto. Quindi immagino che ci sarà anche questo», ha concluso.

7 giugno 2024