“Parlare col cuore”, per essere operatori di pace

Per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l’incontro tra padre Albanese (Vicariato) e lo storico Riccardi (Sant’Egidio), a cui è andato il Premio Paoline 2023

Di fronte alla guerra in Ucraina, «non c’è parola» perché «il primo morto è il linguaggio diplomatico, che è un linguaggio di pace», espressione di «un pensiero forte, frutto di discernimento, e di una parola autorevole cioè testimoniale, preceduta e anticipata dai gesti e dalle azioni». Questo il cuore del dialogo sul tema della comunicazione come strumento di pace «nella sua valenza ontologica» e quale «processo unitivo che avvicina gli uomini e le donne» che ha avuto luogo oggi pomeriggio, 19 maggio, tra padre Giulio Albanese, comboniano e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato, e Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, moderati da Maurizio Di Schino, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana Lazio. L’occasione: l’assegnazione a Riccardi del Premio Paoline 2023 per «il suo costante impegno per rendere vivo il “miracolo dell’incontro” attraverso un servizio generoso fondato sulla carità che elimina tutte le differenze», come recita la motivazione del riconoscimento, consegnato alla Lumsa, in Vaticano, dalla superiora generale delle Figlie di San Paolo, suor Anna Caiazza.

«Essere operatori di pace non vuol dire fare discorsi melensi e pacifisti» ma «ricominciare a parlare col cuore, innescando così un processo importante», a fronte di una società nella quale «i “noi” si sono sciolti» e prevale l’io. È quanto ha affermato ancora Riccardi prima di ritirare il premio conferito annualmente a quanti, impegnati a vario titolo in attività di comunicazione o artistiche, si distinguono per aver dato la migliore espressione concreta, con un’opera o una attività, al messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni Sociali, che si celebra quest’anno domenica 21 maggio.

L’incontro di approfondimento – inserito nella giornata di formazione promossa dall’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, l’Ordine dei giornalisti del Lazio, Ucsi e Fisc Lazio, Weca e  Paoline Associazione Comunicazione e Cultura, con il patrocinio della Settimana della comunicazione organizzata annualmente da Paoline e Paolini – ha avuto infatti al centro il tema scelto da Papa Francesco per questa 57ma Giornata: “Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità»”.

Sempre guardando al messaggio del pontefice – diffuso in vista della Giornata mondiale lo scorso 24 gennaio, memoria liturgica del patrono dei giornalisti san Francesco di Sales -, nella mattinata aveva avuto luogo il corso di formazione «”Andare, vedere, ascoltare… Parlare col cuore”. Le parole di Papa Francesco su come stare nell’informazione e nella comunicazione». Ad aprire i lavori, il saluto del rettore della Lumsa, Francesco Bonini, e quello di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Odg del Lazio. Quindi, tra gli altri, l’intervento di Paolo Ruffini, prefetto del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Illustrando la genesi  dei messaggi per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che «dicono come la Chiesa abbia da sempre considerata essenziale la sua missione nella comunicazione», Ruffini ha sottolineato la natura «relazionale e non tecnologica né funzionale della comunicazione».

Ha inoltre portato la sua testimonianza di componente del Collegio dell’Autorità garante dei diritti delle persone private della libertà personale la giornalista Daniela de Robert. «È importante avere uno sguardo competente e sapere vedere le persone dietro ai numeri – ha detto, illustrando il lavoro svolto dall’ente di tutela nelle carceri, negli hot-spot e nei centri di permanenza per il rimpatrio -. Per noi, “osservare” è esercitare una forma di controllo democratico e rendere visibile il mondo del rimosso».

Domenica mattina, 21 maggio, proprio nella Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, giornalisti e operatori della comunicazione sono invitati a ritrovarsi insieme per la Messa alle 10 al Centro San Lorenzo, a due passi da piazza San Pietro, che sarà presieduta da padre Albanese. Al termine, la preghiera del Regina Coeli con Papa Francesco.

19 maggio 2023