Parlamento Ue: Navalny, «simbolo della lotta del popolo russo per la libertà»

Dalla Conferenza dei presidenti, «indignazione per l’omicidio del vincitore del Premio Sakharov 2021». Per onorarne la memoria, «dobbiamo schiararci con la società civile indipendente e con l’opposizione democratica»

Sottoscritta all’unanimità ieri, 21 febbraio, a Bruxelles, la dichiarazione della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo – il presidente e i leader dei gruppi politici – che esprime indignazione per «l’omicidio del vincitore del Premio Sakharov 2021 Alexei Navalny in una colonia penale siberiana oltre il Circolo Polare Artico mentre stava scontando una pena detentiva ingiustificata. Rendiamo omaggio alla sua memoria – si legge nel testo – ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze a sua moglie Yulia Navalnaya e ai loro figli, a sua madre, alla famiglia e agli amici, ai suoi collaboratori e agli innumerevoli sostenitori in Russia»

Per i leader di tutti i gruppi politici del Parlamento Ue, «la piena responsabilità di questo omicidio ricade sullo Stato russo e in particolare sul suo presidente Vladimir Putin. Chiediamo un’indagine sulle circostanze esatte della morte di Alexei Navalny – proseguono -. La verità deve essere detta, la responsabilità deve essere garantita e la giustizia deve essere servita». E ancora, «chiediamo che il corpo di Alexei Navalny venga immediatamente restituito alla sua famiglia. Ogni ulteriore ritardo aumenta ancora di più la responsabilità delle autorità russe per la morte di Alexei Navalny. Chiediamo un’indagine internazionale e indipendente sulle circostanze esatte della morte di Alexei Navalny».

Il dissidente, nell’analisi della Conferenza dei presidenti, «è diventato l’incarnazione della lotta del popolo russo per la libertà e la democrazia. La sua morte non fa che sottolineare l’importanza della sua lotta per una Russia diversa. Dal suo arresto – rimarcano -, è stato sottoposto a maltrattamenti, torture, punizioni arbitrarie e pressioni psicologiche. Sebbene detenuto in condizioni disumane, Alexei Navalny ha continuato instancabilmente e coraggiosamente la sua lotta, denunciando la corruzione del regime».

La dichiarazione dei leader dei gruppi politici prosegue quindi con una condanna unanime, senza mezzi termini, «di questo crimine del regime russo e delle sue politiche imperialiste e neocoloniali. L’Ue, i suoi Stati membri e i partner che la pensano allo stesso modo in tutto il mondo devono continuare a dare sostegno politico, economico e militare all’Ucraina», è l’esortazione. In quest’ottica «accogliamo con favore il recentissimo tredicesimo pacchetto di sanzioni adottato dal Consiglio. Per onorare l’eredità di Alexei Navalny, dobbiamo schierarci con la società civile russa indipendente e l’opposizione democratica, chiedendo continuamente il rilascio di tutti i prigionieri politici».

Guardando alle reazioni alla sorte dell’oppositore politico di Putin, «ci sentiamo incoraggiati dalle notizie sui cittadini russi che rendono omaggio ad Alexei Navalny nelle città e nei Paesi di tutta la Russia – sottolineano i leader politici da Bruxelles -. Esprimiamo la speranza che azioni simili continuino a dimostrare che il popolo russo non sta con un regime che sostiene la repressione draconica all’interno del Paese e una brutale guerra di aggressione contro l’Ucraina. La vita, il lavoro politico e la morte di Alexei Navalny sono una testimonianza della lotta contro l’apparente apatia, indifferenza e resa. Possa continuare a incoraggiare e ispirare il popolo russo», concludono.

Per onorarne l’eredità, anticipa in una nota la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, la prossima settimana terrà un discorso alla plenaria di Strasbrugo la vedova Yulia.

22 febbraio 2024