Il Papa visita a sorpresa i ragazzi del centro gestito da Cooperativa OSA

Bergoglio si è intrattenuto per circa due ore con gli oltre 200 ospiti con disabilità grave del centro diurno di via Majorana gestito dalla Cooperativa cooperativa OSA. Presentato il progetto “Durante e dopo di noi. Casa OSA”

Visita a sorpresa di Papa Francesco agli oltre 200 ospiti della cooperativa Osa (Operatori sanitari associati) radunati al Casale 4.5 di via Ardeatina 1696 a Roma. Come informa la Sala stampa della Santa Sede, l’incontro è stato l’occasione per il Pontefice di conoscere “Durante e dopo di noi. Casa Osa” un progetto di vita e autonomia per le persone con disabilità grave.  La visita è durata circa 2 ore. Francesco, raccontano dalla cooperativa, è stato accolto tra gli applausi e l’emozione di numerose persone.

A fare gli onori di casa, informa una nota della cooperativa Osa, Luca Milanese, che ha dedicato il suo libro di poesie “Rime a sorpresa” proprio a Bergoglio, e Giuseppe Milanese, presidente della Cooperativa Osa, che ha raccontato il progetto “Durante e dopo di Noi. Casa OSA” a tutti i presenti. Un progetto di housing solidale, rivolto alle persone con disabilità grave pensato per assicurare agli assistiti della Cooperativa e alle loro famiglie un luogo in cui costruire un progetto di vita e di assistenza, anche quando sarebbero destinati a rimanere soli.

«Abbiamo a cuore, da sempre, la felicità e il benessere dei nostri assistiti, oggi quasi 50.000 in tutta Italia – ha spiegato Milanese al Papa -. Ci impegniamo ogni giorno per i nostri ragazzi affinché possano vivere una vita migliore, costruendo una propria autonomia, sostenuti dai loro cari e dagli operatori. “Casa Osa” è un progetto di vita che stimola le emozioni, le attitudini, le relazioni e i desideri degli assistiti e che sostiene le famiglie il cui unico desiderio è quello di garantire un futuro dignitoso ai propri figli anche quando loro non ci saranno più».

Significative le parole di Papa Francesco che ha ringraziato per questa «giornata in famiglia e di festa» incoraggiando tutti a «credere nei sogni e nella bellezza della vita in comunione con il Signore». Un pomeriggio straordinario vissuta da tutti come una domenica all’insegna della “normalità” grazie alla semplicità e alla naturalezza con cui il Pontefice ha avuto una parola o una carezza per tutti.

25 giugno 2018