Papa in Svezia, l’intervista su “La Civiltà Cattolica”

Riforma e Scrittura i «meriti» di Lutero. «Proselitismo in campo ecclesiale è peccato». Ricorda poi l’ecumenismo del sangue

Riforma e Scrittura i «meriti» di Lutero. «Proselitismo in campo ecclesiale – ha detto Francesco – è peccato». Ricorda poi l’ecumenismo del sangue

Nel corso dell’intervista concessa a “La Civiltà Cattolica” e alla rivista “Signum” dei gesuiti svedesi, in vista del viaggio in Svezia, Papa Francesco ha ricordato le sue personali relazioni con amici luterani, già da quando era ragazzo, e poi da arcivescovo a Buenos Aires. In particolare quella con il teologo svedese, Anders Ruuth – «l’uomo che ha fatto tanto bene alla mia vita» – e quella con Albert Andersen, già pastore della chiesa di Danimarca, con cui ha avuto «una discussione molto forte a distanza… Mi ha rimproverato con onestà e sincerità, come un vero amico. Quando è tornato a Buenos Aires, sono andato a chiedergli scusa».

Nell’intervista il Papa condensa
i «meriti» di Lutero in due parole: Riforma, «fondamentale perché la Chiesa è semper reformanda», e Scrittura: «Lutero ha fatto un grande passo per mettere la Parola di Dio nelle mani del popolo». Ampia l’attenzione al tema dell’ecumenismo: senza mettere in dubbio il ruolo del dialogo teologico, il Pontefice sottolinea che «fare qualcosa insieme è una forma alta ed efficace di dialogo» in particolare, preghiera e opere di misericordia.

Posto poi che «fare proselitismo nel campo ecclesiale è peccato», ricorda «l’ecumenismo del sangue»: «Nell’unità quello che non sbaglia mai è il demonio. Quando i cristiani sono perseguitati e uccisi lo sono perché sono cristiani». In questo senso definisce il Medio Oriente come «terra di martiri».

 

31 ottobre 2016