Papa Francesco ordina 11 sacerdoti

Domenica 17 aprile la Messa nella basilica di San Pietro, nella Giornata per le vocazioni. Venerdì 15 la veglia a San Giovanni con il cardinale Vallini

Domenica 17 aprile la Messa nella basilica di San Pietro, nella Giornata per le vocazioni. Venerdì 15 la veglia a San Giovanni con il cardinale Vallini

«Pregate il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe». Come duemila anni fa nelle chiese si prega per le vocazioni e domenica 17 aprile, 53° Giornata mondiale di pregheira per le vocazioni, 11 “operai” vengono mandati nel mondo per annunciare il Vangelo di Cristo. Sono 11 diaconi, di cui 9 della diocesi di Roma, che riceveranno l’ordinazione presbiteriale da Papa Francesco durante la Messa delle 9.15 nella basilica di San Pietro. Una celebrazione che tradizionalmente si tiene nella domenica del Buon Pastore, giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Con il Papa concelebrano il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente Filippo Iannone, i vescovi ausiliari di Roma, i superiori dei seminari interessati e i parroci degli ordinandi. Proprio il cardinale Vallini presiede anche la veglia di preghiera per le vocazioni, in programma per venerdì 15 aprile nella basilica di San Giovanni in Laterano, con una catechesi a cura di don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni. Nel corso della serata, dedicata al tema “La tua misericordia mi ha fatto crescere, hai spianato la via ai miei passi”, sarà dato ampio spazio alle testimonianze di alcuni degli ordinandi.

Tre degli ordinandi provengono dal Pontificio Seminario Romano Maggiore: Andrea Calamita, 25 anni di Roma, il più piccolo fra tutti; Simone Galletti, romano di 34 anni, ed Eugenio Francesco Giorno, 32enne di San Giovanni in Fiore, provincia di Cosenza. Giuseppe Castelli, nato a Reggio Calabria 43 anni fa, ha studiato all’Almo Collegio Capranica. Quattro i diaconi del Collegio Diocesano Redemptoris Mater: i romani Luigi Pozzi e Andrea Lamonaca, rispettivamente di 40 e 43 anni, Lopito Migue Lituañas nato nelle Filippine 41 anni fa e Mattia Seu 31enne di Milano. Alberto Tripodi, 34 anni di origine calabrese, appartiene al Seminario della Madonna del Divino Amore. Sono stati aggregati Firas A Kidher, iracheno di 39 anni che ha studiato presso i Rogazionisti del Cuore di Gesù e Marco Pagliccia, 33 anni di Pescara che fa parte della Confederazione dell’Oratorio di S. Filippo Neri, Congregazione di Mondovì, provincia di Cuneo.

Per quest’ultimo ordine religioso, l’ordinazione di un sacerdote da parte di un Pontefice è una novità. Solitamente la cerimonia è presieduta dal Vescovo. «Lo scorso anno Papa Francesco ha rivolto un messaggio alla Confederazione in occasione del V centenario della nascita di San Filippo Neri – spiega il superiore padre Luigi Romana -. Abbiamo quindi pensato, con un sacerdote vicino alla Santa Sede, di chiedere l’approvazione affinché anche Marco fosse ordinato da Papa Francesco. Siamo stati felicissimi di sapere che aveva accettato». «È stato fatto tutto a mia insaputa – racconta Marco -; quando è arrivata la lettera che comunicava che sarei stato ordinato dal Papa io e il mio proposito ci siamo dovuti sedere e abbiamo quasi bruciato il pranzo». Marco è nato nel 1983, anno del Giubileo straordinario della Redenzione. «Diventare sacerdote in occasione di un altro Giubileo straordinario è una gioia immensa – afferma -. Ho coltivato tante passioni, mi sono laureato in agraria, ma il desiderio di diventare sacerdote è sempre stato primario nella mia vita».

«Per un seminario vedere un giovane arrivare al culmine della sua vita è un momento molto importante – spiega don Vincent Pallippadan rettore del Seminario della Madonna del Divino Amore -. In quest’anno giubilare, Alberto sarà un segno della misericordia di Dio perché lui stesso è stato trasformato dalla misericordia del Padre». Gli ordinandi hanno quasi tutti superato i 30 anni, alcuni i 40. «La cosa bella è che questi uomini maturi trascinano ai piedi degli altari amici, professionisti, ex colleghi di lavoro, che vedono passare vicino la grazia del Signore – dice monsignor Ermenegildo Manicardi rettore dell’Almo Collegio Capranica -. Questa è anche una soddisfazione per i rettori perché riuscire a formare un adulto è una grande scommessa. Un conto è l’educazione di un ragazzo un conto quella di un uomo». Don Concetto Occhipinti, rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore, rivolge agli ordinandi l’«augurio di incoraggiare con la loro testimonianza tutti quei giovani che sentono lo stesso desiderio di dedicarsi pienamente al Vangelo di Gesù con la consacrazione».

13 aprile 2016