Papa Francesco, auguri da Sant’Egidio e Acli

Le associazioni cattoliche si uniscono alla gratitudine di tutta la Chiesa per i due anni di un pontificato «già ricco di frutti»

Le associazioni cattoliche si uniscono alla gratitudine per i due anni di un pontificato «già ricco di frutti»

La Comunità di Sant’Egidio esprime «affetto e vicinanza» a Papa Francesco nel secondo anniversario della sua elezione. «In appena due anni – si legge in una nota – il suo pontificato è già ricco di frutti per la Chiesa e per il mondo. Figlio del Concilio Vaticano II, Francesco ci ha comunicato il Vangelo della misericordia e della tenerezza. Ci ha trasmesso la passione per l’incontro con tutti, a partire dai poveri e dalle periferie, facendoci sentire l’entusiasmo per una Chiesa in uscita, capace di aprirsi a tanti e di lavorare per la pace». Quindi, la certezza che «l’ascolto quotidiano della sua predicazione saprà guidarci anche in futuro su nuove frontiere per rinnovare il mondo e la Chiesa».

Anche le Acli, attraverso la presidenza nazionale e provinciale, si stringono intorno al pontefice. «La sua particolare attenzione per i poveri, la sua denuncia di quella cultura dello scarto che emargina i più deboli – scrive in un messaggio il presidente Gianni Bottalico -, costituisce per una associazione come le Acli, che da settant’anni ha nella solidarietà la sua ragion d’essere, un riferimento ed uno stimolo a un impegno per rendere le istituzioni civili e l’economia più sensibili a riconoscere la dignità di ciascuna persona umana». In particolare, continua la lettera del presidente nazionale, «ci sentiamo impegnati a costruire una cultura del lavoro che riconosca la centralità del lavoratore, dei suoi legami familiari e sociali, al posto di quella idolatria del denaro che produce ingiustizie e che deturpa l’ambiente». Quindi l’arrivederci al prosismo 23 maggio, quando le Acli saranno ricevute in udienza da Francesco in occasione del 70° anniversario.
«Vogliamo ringraziare Francesco per averci sconvolto positivamente la vita ristabilendo l’ordine delle priorità fondamentali per una comunità più giusta ed inclusiva». Sono le parole della presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì. «La sua attenzione verso le periferie esistenziali e geografiche della nostra città rappresenta la guida dell’impegno delle Acli nel territorio, un faro di speranza per una città difficile, ma che brilla di una luce nuova grazie alla sua presenza».

13 marzo 2015