Papa al Gemelli: riprese terapia e fisioterapia respiratoria
Nella ventitreesima giornata di ricovero, le condizioni di Francesco sono ancora stabili, pur all’interno di un quadro clinico complesso. Per l’Angelus del 9 marzo, probabile un testo di Francesco, Il Giubileo delle Misericordie con il cardinale Czerny
«Il Papa ha ripreso la terapia e la terapia respiratoria e fisiomotoria». Sono le notizie che arrivano dalla Sala stampa della Sede riguardo alla ventitreesima giornata di ricovero di Francesco al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, oggi, 8 marzo. «La notte è trascorsa tranquilla», informano, e le condizioni di salute del Papa continuano a essere stabili, seppure all’interno di un quadro clinico complesso e con una prognosi che rimane riservata.
Riguardo all’Angelus di domani, 9 marzo, dal Vaticano informano che «è prevedibile che le modalità siano stesse delle altre domeniche», quindi la diffusione di un testo scritto preparato dal Santo Padre. Preparato dal Papa anche il testo letto questa mattina dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin durante l’omelia della Messa nella basilica di San Pietro per i 50 anni del Movimento per la vita, che porta la dicitura «dal Policlinico Gemelli» ed è datato 5 marzo.
Domani invece, 9 marzo, sarà il cardinale Michael Czerny, prefetto del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, a legger l’omelia preparata da Francesco per la Messa per il Giubileo delle Misericordie. Lo stesso Czerny guida questa sera la preghiera del Rosario per il Papa in piazza San Pietro, alle 21. Prima di lui, ieri sera è stata la volta del cardinale Lazzo Heung-sik You, prefetto del dicastero per il Clero. «Anche questa sera, con la recita del Rosario, invochiamo Maria, salute degli infermi, per la salute del Santo Padre Francesco – ha detto -. La Vergine, che in modo singolare ha partecipato al mistero della Croce di Cristo, è l’icona perfetta della maternità della Chiesa verso la quale ogni battezzato deve corrispondere – ha proseguito -. Madre premurosa, risplende come segno di speranza a quanti invocano il suo aiuto».
8 marzo 2025