Paoline, 100 anni di vita e impegno

Messa con il cardinale Vallini per commemorare i fondatori delle Figlie di san Paolo. Le celebrazioni dell’anniversario termineranno nel febbraio del 2016

Messa con il cardinale Agostino Vallini per commemorare i fondatori delle Figlie di San Paolo. Le celebrazioni dell’anniversario termineranno nel febbraio del 2016

«Essere strumenti di quella salvezza che porta a Gesù Cristo, e non a se stessi. È stata la chiara prospettiva con cui il beato Giacomo Alberione e la Maestra Tecla hanno speso la vita rendendola affascinante e santa. La stampa, il cinema, la radio, la televisione e tutte le altre moderne tecnologie sono i mezzi e i linguaggi di cui, come veri anticipatori, si sono serviti per portare al mondo il Regno di Dio». In questa versione tecnologica dell’apostolato paolino, il cardinale vicario Agostino Vallini, giovedì 5 febbraio, ha presieduto la Messa di apertura del centenario di fondazione delle Figlie di San Paolo, nella basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli.

Al centro del discorso di Vallini, il carisma delle Figlie di San Paolo e dei loro fondatori, il beato Giacomo Alberione e la venerabile suor Tecla Merlo, di cui si celebrava il 51° anno dalla morte. Le Paoline – come sono meglio conosciute le 2.300 consacrate che vivono in 230 comunità – nascono, infatti, ad Alba il 15 giugno 1915, dall’ispirazione del beato Alberione e da suor Teresa Merlo, che volle chiamarsi così come la prima discepola dell’Apostolo delle genti. Nel 1922 si profila la vocazione delle Figlie di San Paolo, l’apostolato della “buona stampa”.

«Suor Tecla – ha proseguito il cardinale Vallini, nell’omelia della Messa, concelebrata dal parroco di Santa Maria Regina degli Apostoli, don Mario Conti, e da circa sessanta padri capitolari paolini – invitava le sue suore all’apostolato. Con esso e gli strumenti della comunicazione si servono i fratelli, con qualcosa che non è nostro, ma che ci è stato affidato. L’icona evangelica cui si ispirava era, infatti, la visita di Maria ad Elisabetta considerata alla base della deontologia apostolica».

L’anno di celebrazioni per il centenario della congregazione si concluderà il 5 febbraio 2016. La superiora generale delle Paoline, suor Anna Maria Parenzan, ha ringraziato il porporato per la sua presenza e ricordato l’impegno di evangelizzazione nel mondo: «Abbiamo voluto posizionare cinque lampade sull’altare, simbolo dell’impegno delle suore in tutto il mondo, nei 50 Paesi dove siamo presenti. Una missione per la quale Maestra Tecla, avrebbe voluto avere mille vite».

Alla Messa erano presenti i membri della società san Paolo, riuniti ad Ariccia nel X Capitolo generale, durante il quale, è stato eletto il nuovo superiore, don Valdir José De Castro, settimo successore del beato Alberione. Don Vincenzo Marras, superiore provinciale d’Italia dei paolini, leggendo un messaggio dei Capitolari paolini alle Figlie di San Paolo, ha auspicato che il motto dell’Apostolo, “tutto faccio per il Vangelo”, diventi «una “idea-forza” dell’anno giubilare delle Figlie di San Paolo».

6 febbraio 2015