Pantheon, da maggio si entrerà a pagamento

Costo del biglietto: 2 euro. L’annuncio in seguito all’accordo siglato dal direttore generale dei musei del mistero per i Beni e le attività culturali e dal camerlengo di Santa Maria ad Martyres

L’annuncio è di ieri, lunedì 11 dicembre: ingresso a pagamento per il Pantheon a partire dal 2 maggio 2018. Lo ha stabilito l’accordo firmato dal direttore generale musei del ministero per i Beni e le attività culturali Antonio Lampis e dal camerlengo della chiesa di Santa Maria ad Martyres monsignor Angelo Frigerio, alla presenza del ministro Dario Franceschini e del vicario per la diocesi di Roma, l’arcivescovo Angelo De Donatis, con le modifiche alla vigente convenzione che disciplina l’accesso dei turisti al complesso del Pantheon.

Oggetto delle modifiche, informa una nota del ministero, sono «la valorizzazione e la tutela della basilica di Santa Maria ad Martyres e del Pantheon e l’introduzione, a partire dal 2 maggio 2018, di un biglietto d’ingresso di 2 euro». Il biglietto «servirà al ministero per far fronte a una migliore valorizzazione e tutela del monumento, alle spese di manutenzione e a garantire una maggiore sicurezza durante le visite. Vista l’assoluta unicità e specificità del complesso monumentale per la contestuale fruizione di fedeli, visitatori e studiosi e restando fermo l’orientamento della diocesi di Roma di non porre vincoli economici al libero accesso ai luoghi di culto – specifica la nota -, continuerà a essere libero l’accesso per l’esercizio del culto e delle attività religiose». Spetterà al ministero informare i visitatori in merito alla sospensione delle visite turistiche durante le attività di culto.

Il monumento fu costruito dall’imperatore Adriano nel II secolo, trasformando un tempio più antico realizzato dal generale Agrippa in onore di Augusto tra il 27 e il 25 a.C. ma mantenendone l’iscrizione dedicatoria originaria. Nel 609 l’Imperatore bizantino Foca donò il Pantheon a Papa Bonifacio IV, che lo consacrò alla Vergine e a tutti i martiri, conferendogli il nome di Santa Maria ad Martyres. «La consacrazione – si legge sul sito della basilica – non ha solo risparmiato il Pantheon dalla completa spoliazione a cui sono stati sottoposti tutti gli altri monumenti antichi ma ha anche garantito un utilizzo ininterrotto dell’edificio, che lo rende un unicum nella storia millenaria di Roma».

Divenuto nel 1870 sacrario dei re d’Italia, il Pantheon accoglie le spoglie di Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia; vi è sepolto anche il grande artista rinascimentale Raffaello. Nel 2017, da gennaio a settembre, i visitatori del Pantheon sono stati 7 milioni e 400mila. Quasi otto milioni nell’intero 2016; nel 2010 erano stati 4 milioni 721mila. Il pronao è dotato di sedici colonne corinzie di granito. La parte centrale del portico ospita lo splendido portale bronzeo, il più grande e integro delle porte antiche tuttora in uso a Roma. L’aula è costituita da uno spazio circolare con una cupola emisferica il cui diametro, pari all’altezza, misura 43 metri e 30 centimetri. Al centro della cupola si trova un oculus di 9 metri. Il pavimento è costituito da riquadri e tondi di porfido, giallo antico, granito e pavonazzetto. (A. Z.)

12 dicembre 2017