Pandemia, il primo “volo solidale” Onu verso l’Africa

A bordo, un carico medico dell’Organizzazione mondiale della sanità per i Paesi che hanno bisogno di forniture per contenere la diffusione del Covid-19

È partito ieri, 14 aprile, da Addis Abeba, in Etiopia, il primo “volo solidale” delle Nazioni Unite con a bordo un carico medico dell’Organizzazione mondiale della sanità, destinato a tutti i Paesi dell’Africa che hanno urgente bisogno di forniture necessarie per contenere la diffusione del Covid-19. Protezioni facciali, guanti, occhiali protettivi, camici, mascherine, grembiuli medici, termometri e ventilatori: questo il materiale, trasportato dal World food programme (Wfp) delle Nazioni Unite, a cui si aggiunge anche una grande quantità di forniture mediche donate dal primo ministro Abiy Ahmed e dalla Jack Ma Foundation initiative per combattere il Covid-19 in Africa. L’Unione africana, attraverso i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc), fornisce supporto tecnico e coordinamento per la distribuzione delle forniture.

L’iniziativa, spiega il direttore generale Om Tedros Adhanom Ghebreyesus, «fa parte di un progetto più grande che prevede l’invio di forniture mediche salvavita in 95 Paesi». Il carico comprende un milione di mascherine, nonché dispositivi di protezione individuale, sufficienti a proteggere gli operatori sanitari nelle loro cure di oltre 30mila pazienti in tutto il continente, insieme a forniture di laboratorio a supporto della sorveglianza e del rilevamento.

È del 25 marzo scorso l’appello globale lanciato dall’Ufficio Onu per il Coordinamento degli affari umanitari (Ocha), che chiedeva 2 miliardi di dollari per finanziare la risposta al Covid-19. Compresi in questa cifra anche i 350 milioni di dollari di cui il Wfp ha bisogno per finanziare le vitali basi umanitarie nel mondo. Nel dettaglio, serviranno a facilitare l’immagazzinamento e l’invio di cargo sanitario essenziale, preparare collegamenti aerei per cargo e personale, aprire contratti con navi charter per servizi di spedizione e fornire servizi aerei e di evacuazione medica per operatori umanitari e sanitari. Al momento, il Wfp ha ricevuto solo il 24 per cento (equivalente a 84 milioni di dollari) dei 350 milioni di dollari richiesti per fornire questi servizi.

15 aprile 2020