Palazzo Chigi, via libera al decreto per la liquidità delle imprese

Il premier Conte: «È una potenza di fuoco senza precedenti». Si parla di 400 miliardi di euro: 200 per il mercato interno, altrettanti per potenziare l’export. Lo Stato farà da garante perché i prestiti avvengano in modo celere

Da Palazzo Chigi, via libera al decreto liquidità. Al termine di una lunga giornata, ieri, 6 aprile, il premier Giuseppe Conte ha sdoganato il decreto legge che dovrebbe consentire alle imprese, attraverso un poderoso intervento di liquidità, di poter avviare finalmente la ripresa economica del Paese. Si tratta di 400 miliardi di euro immediatamente disponibili – che si aggiungono ai 350 già “liberati” con il Cura Italia -: 200 per il mercato interno, altrettanti per potenziare il mercato dell’export. «È una potenza di fuoco senza precedenti – ha spiegato il presidente del Consiglio in conferenza stampa -. Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico e attraverso il potenziamento del “golden power” potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue».

Il premier, affiancato in conferenza stampa dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e da quello per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha spiegato la misure adottate assicurando che «lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese – ha continuato – e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, uno strumento che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende». Il ministro Gualtieri ha parlato di «un intervento senza precedenti», che  mette sul tavolo «un’imponente mobilitazione di risorse pubbliche, per dare una garanzia ampia e capace di preservare il nostro sistema produttivo, per superare questo momento difficile e potersi rilanciare».

Per Patuanelli, il provvedimento rispondere «a un’esigenza assoluta delle imprese e di tutti i nostri sistemi produttivi di poter avere la liquidità». Per avere i 25mila euro di prestito garantiti al 100% dallo Stato, ha spiegato, «basterà dimostrare di avere una partita iva e l’ultima dichiarazione dei redditi presentata o il pagamento delle imposte; in questo modo automaticamente la banca farà anagrafica» e potrà erogare il prestito perché «la garanzia è automatica e la procedura della valutazione della banca non c’è perché la garanzia dallo Stato» è piena. Il decreto contiene poi anche una serie di nuove misure, dal rinvio delle scadenze fiscali per le aziende danneggiate dalla crisi agli sgravi al 50% per l’acquisto di mascherine.

«Quando tutto sarà finito – ha concluso il premier – ci sarà una nuova primavera e la vivremo tutti insieme per l’Italia. Presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici».

7 aprile 2020