Pakistan, udienza per Asia Bibi davanti alla Corte Suprema

La data fissata al 13 ottobre. La donna è stata arrestata e condannata a morte nel 2009 con l’accusa di blasfemia. Ora l’ultimo grado di giudizio

La data fissata al 13 ottobre. La donna è stata arrestata e condannata a morte nel 2009 con l’accusa di blasfemia. Ora l’ultimo grado di giudizio

Arriva in Corte Suprema il caso di Asia Bibi, la donna cristiana condanna a morte, in Pakistan, per blasfemia nel 2009. Arrestata nel mese di giugno dopo un litigio con alcune contadine con cui condivideva il lavoro nei campi, immediata la sentenza, in base alla nota legge sulla blasfemia. Nel 2014 la conferma del verdetto di condanna; il 22 luglio dell’anno successivo la Corte Suprema ha sospedo la pena e disposto il riesame del caso, che il prossimo 13 ottobre torna quindi alla Corte Suprema per l’ultimo grado di giudizio.

Il tutore della famiglia della donna Joseph Nadeem conferma all’Agenzia Fides che «si tratta di un momento decisivo in cui si richiede la preghiera costante di tutti i cristiani e di tutti gli uomini di buona volontà, perché Asia sia liberata». Il caso sarà presentato dall’avvocato musulmano Saiful Malook, legale ufficiale di Asia Bibi, attualmente detenuta nel carcere femminile di Multan, in una cella singola. Il legale «nutre buone speranze», notando «i difetti in diritto e le prove che, nel merito, dimostrano l’innocenza della donna».

7 ottobre 2016