Pakistan, attacco a una scuola religiosa. La condanna dell’Unicef

Almeno 7 le vittime; oltre 75 i feriti, fra cui bambini e insegnanti. La rappresentante del Fondo Onu per il Pakistan: «L’istruzione è un diritto fondamentale»

Almeno 7 vittime e oltre 75 feriti, tra i quali anche bambini e insegnanti. È il bilancio dell’attentato a una scuola religiosa avvenuto ieri, 27 ottobre, a Peshawar, in Pakistan. La notizia è arrivata dalla polizia locale, citata dalla Bbc. Funzionari dell’ospedale di Peshawar, hanno affermato che le vittime hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Tra i feriti invece 4 ragazzi di età inferiore ai 13 anni.

Le autorità hanno aperto un’indagine. Dall’Unicef intanto arriva un forte messaggio di condanna. «L’istruzione è un diritto fondamentale di ogni ragazza e ragazzo, ovunque – dichiara Aida Girma, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia nel Pakistan -. Le scuole non devono mai essere prese di mira. Devono rimanere ambienti di apprendimento sicuri sempre, per proteggere la crescita e lo sviluppo sano di bambini, adolescenti e giovani».

Secondo diversi resoconti, l’esplosione è avvenuta mentre gli studenti stavano frequentando una lezione mattutina alla Jamia Zubairia Madrasa, nella zona di Dir Colony nella città nordoccidentale del Pakistan. Un episodio che ha dei precedenti: l’attacco a una scuola a Chitral nell’ottobre 2019 e una serie di attacchi a una decina di scuole – la maggior parte delle quali per ragazze – nel distretto di Gilgit-Baltistan a Diamer ancora prima, nell’agosto 2018.

28 ottobre 2020