Pakistan, a Lahore bruciata una chiesa

Lo rende noto l’Agenzia Fides: l’incendio doloso divampato il 15 aprile. La condanna dell’arcivescovo Joseph Coutts (Karachi), che esprime preoccupazione «per la protezione dei cristiani»

Un incendio doloso ha devastato, domenica 15 aprile, una chiesa nella città di Shahdara, nei pressi di Lahore, in Pakistan: è stata lanciata nell’aula liturgica una sorta di bomba molotov artigianale, fatta di tessuti impregnati di carburante, che hanno preso fuoco e in pochi minuti hanno bruciato tutto l’interno dell’edificio. Ne dà notizia l’Agenzia Fides, rendendo noto che la polizia ha registrato una denuncia contro ignoti. La chiesa, in via di completamento ma già agibile e regolarmente utilizzata per il culto, appartiene alla comunità cristiana evangelica nota come “The Gospel of Jesus Mission”; viene aperta di domenica al mattino per la Messa, al pomeriggio per il catechismo di classe e la sera per l’incontro dei giovani. L’attacco è avvenuto mezz’ora prima dell’incontro di catechismo.

L’area della chiesa, informa l’Agenzia, è delimitata da una cinta muraria e non è facile entrarvi. La comunità cristiana è regolarmente registrata presso il governo del Pakistan e risiede nella città da quasi quattro anni, servendo circa 300 famiglie cristiane. Il pastore della comunità Yousuf Aziz parla di un «atto criminale scioccante per tutti noi. Tutto si è incenerito velocemente: stuoie, tappeti, sedie, arredi, croci, libri sacri come la Bibbia, i testi degli inni, i libri di catechismo. E tutto l’interno è da restaurare. I membri della comunità – prosegue – sono in lacrime nel vedere la loro chiesa così ridotta. Preghiamo per i colpevoli e lasciamo tutto nelle mani di Dio. Dio provvede e proteggerà il suo popolo».

Una condanna a questo «atto criminale» arriva anche dall’arcivescovo di Karachi Joseph Coutts che, ricordando anche la recente aggressione ai cristiani di Quetta, si dice «preoccupato per la protezione dei cristiani in Pakistan».

17 aprile 2018