Padre Maccalli libero, le reazioni dall’Italia

Il superiore generale Sma: «Gioia immensa e gratitudine a Dio». Dalla Cei, preghiera «per chi è ancora scomparso». I tweet del premier Conte e del ministro Di Maio

La notizia è arrivata ieri sera, 8 ottobre: padre Pier Luigi Maccalli, il missionario della Società delle Missioni Africane rapito in Niger nel settembre 2018, è libero. «La gioia della nostra grande famiglia delle Missioni Africane è immensa. La nostra gratitudine a Dio è ancora più grande – afferma padre Antonio Porcellato, superiore generale Sma -. La nostra gioia si unisce alla gioia della famiglia Maccalli, di padre Walter nostro confratello e fratello di padre Pier Luigi e di tante persone che si sono interessate, che hanno pregato e che hanno offerto qualcosa della loro vita per padre Pier Luigi; tra questi soprattutto l’intera diocesi di Crema, con il suo vescovo a capo».

Ricordando il momento in cui ha ricevuto la notizia dell’avvenuta liberazione, in Mali – «verso le 22.10, ora di Roma» -, padre Porcellato rivolge la gratitudine della Società delle Missioni Africane «all’Unità di crisi del ministero degli Affari esteri italiano, che ha sostenuto la famiglia in questi due anni di attesa e che, crediamo, ha operato con efficacia e nella discrezione per questa liberazione». Ma il pensiero e la preghiera vanno immediatamente alle altre persone che sono ancora nelle mani dei loro rapitori. «Preghiamo per le vittime, numerose, di questa violenza cieca e indiscriminata che colpisce il Sahel e che ha recentemente colpito ancora una volta il Burkina Faso. Possa il Signore sostenere tutti coloro che lottano per la pace, la giustizia e la riconciliazione», le parole del superiore generale Sma.

Anche dalla Conferenza episcopale italiana la notizia della liberazione di padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019 – rilasciati insieme ad altri due ostaggi -, è accolta con parole di gioia. «Ringraziamo il Signore – si legge in un post su Facebook – ed esprimiamo gratitudine a coloro che hanno lavorato per la liberazione, mentre continuiamo a pregare per quanti risultano scomparsi».

Già ieri sera la notizia è rimbalzata anche su Twitter, grazie al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Padre Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio, rapiti in Africa tra il 2018 e il 2019, sono liberi e stanno rientrando in Italia! Grazie al nostro comparto di intelligence, in particolare all’Aise, e alla Farnesina per questo risultato», ha “cinguettato” il premier. E di «bella notizia» ha parlato anche il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, rinnovando il grazie «a tutti coloro che hanno lavorato per riportarli a casa».

9 ottobre 2020