Padre Fiasconaro, in missione tra la “movida” romana

L’esperienza di evangelizzazione del frate conventuale – sei anni sulle banchine del Tevere – raccontata in un libro. «L’esempio: la Chiesa in uscita di Francesco»

In missione di evangelizzazione nel centro città. Non più nelle estreme periferie geografiche del mondo ma a ridosso del Tevere. Si tratta dell’intuizione avuta qualche anno fa da padre Paolo Fiasconaro, dell’ordine dei Frati Minori Conventuali. Dopo numerosi anni passati tra Cina, Venezuela, Perù, Brasile e Africa, l’idea di evangelizzare un luogo vicino al convento e decisamente fuori dagli schemi: le banchine del Tevere in estate. Un’esperienza di “missione urbana” portata avanti dal 2014 al 2019, raccontata ora dallo stesso Fiasconaro in un libro dal titolo “Frate Movida. Mission possible sulle banchine del Tevere”, presentato nella serata di ieri, 28 luglio, all’interno dell’evento “Lungo il Tevere… Roma”, che si tiene ogni anno nei mesi estivi.

Un’idea, ha spiegato padre Fiasconaro, «nata seguendo l’esempio di Papa Francesco con la sua “Chiesa in uscita”. Nel 2013 ero stato eletto da poco direttore del nostro Centro missionario e vedendo dal mio convento la gente affollare questi luoghi ho pensato di dover venire per evangelizzare». Sei anni sul Tevere – interrotti dalla pandemia lo scorso anno e quest’anno, per quello che lo stesso francescano definisce un «anno sabbatico» -, immersi tra ristoranti, pub, musica e locali notturni. Un’iniziativa che si è rivelata un successo e ha permesso «di avvicinare e dialogare con migliaia di turisti, di giovani e di cittadini romani, incuriositi dalla presenza di un religioso in un luogo così insolito», ha proseguito padre Fiasconaro. Migliaia di storie – molte raccontate nel libro – «che mi hanno dato la consapevolezza di creare dei collegamenti, proprio in questo luogo fatto di ponti. Un luogo laico, a tratti ateo – ha precisato – ma dove il seme viene gettato e spesso ho avuto riscontro di quanto abbia fruttato, con molta gente che è tornata o si è fermata a dialogare, pregare o confessarsi».

Creatività, curiosità e semplicità «hanno caratterizzato – secondo Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e Radio InBlu2000 – il lavoro svolto in questi anni». L’iniziativa, infatti, riflette «quell’estro tipico di chi segue san Francesco d’Assisi ma anche lo slancio evangelico voluto da Papa Francesco». La missione urbana si è poi arricchita della curiosità «di chi, come padre Paolo, ha sfidato le perplessità iniziali – ha aggiunto Morgante – e della semplicità che gli ha permesso, con poco a disposizione, di arrivare dritto al cuore delle persone e dei giovani».

Proprio lo stare «in mezzo come Gesù con i suoi e come il Vangelo nella vita di ogni giorno» è stato «l’elemento di successo di questa iniziativa», ha sottolineato padre Agnello Stoia, parroco della basilica di San Pietro in Vaticano. «Per questo motivo la nostra presenza qui non è né aliena né strana ma riflettere il carisma e la Regola di san Francesco». Il tutto è stato possibile grazie agli aiuti e al sostegno dell’associazione La Vela d’Oro, che gestisce la manifestazione estiva sin dal 2002. «L’intento è stato quello di mettere un faro all’interno dell’evento – ha raccontato l’organizzatore, Gianni Marsili – e per questo abbiamo dato a padre Fiasconaro uno stand proprio all’ingresso». Un aiuto concretizzato anche con «alcune raccolte fondi che in questi anni hanno permesso di aiutare oltre 400 ragazzi in Uganda con l’invio di cibo e vestiti e offrendo loro la possibilità di studiare».

29 luglio 2021