Padre Cicconetti, l’ordine carmelitano e la vita in parrocchia, all’insegna dell’ascolto

Il ricordo del religioso, deceduto il 25 gennaio all’età di 86 anni. Padre Zappatore: «Apprezzato per le sue doti di guida, era sempre attento alle persone»

Lunedì scorso, 25 gennaio, si è spento all’Ospedale Sant’Andrea padre Carlo Mario Cicconetti, 86 anni, carmelitano, già provinciale e vice generale dell’ordine, giudice esterno del Tribunale di Appello del Vicariato di Roma dal 1994 al 1999, quindi giudice istruttore, nello stesso Tribunale, dal 2002 al 2006. Le esequie si sono svolte ieri mattina, 27 gennaio, nella parrocchia dei Santi Silvestro e Martino ai Monti e proprio il parroco padre Lucio Maria Zappatore ricorda con commozione il religioso e i «rami» che hanno caratterizzato e portato linfa alla sua vita, vale a dire la guida della provincia e lo studio. «I suoi incarichi hanno reso la sua figura importante, conosciuta ed estremamente stimata tra i Carmelitani, così come tutti hanno sempre apprezzato le sue doti di guida e comando – afferma -. Per quanto riguarda lo studio, ha scritto un voluminoso testo, dal titolo “La Regola del Carmelo”, che oggi è imprescindibile per chiunque si voglia approcciare a questo mondo». Un manuale che, nelle parole di Zappatore, «ha il grande merito di aver approfondito in modo storico e giuridico la Regola del Carmelo ed è usato anche da molti giuristi».

Padre Cicconetti, nonostante il suo carisma, non fu mai parroco ma «era sempre attento alle persone e in questi giorni è stato ricordato per le sue grandi capacità di ascolto». È stato collaboratore parrocchiale prima nella chiesa di Santa Maria in Traspontina e poi, dal 2012, proprio ai Santi Silvestro e Martino. Qui per molti anni, fino alla sua morte, è stato fortemente a contatto con le persone sia perché «celebrava ogni giorno come cappellano delle Figlie di Santa Chiara – racconta il parroco – e, con i fedeli della parrocchia, presiedeva la Messa domenicale delle 11.30. È stato inoltre – conclude – di grande esempio ai ragazzi che risiedono come studenti, per il suo essere ligio agli orari, agli impegni e alla preghiera».

28 gennaio 2021