«Pace, per favore. Pace»

L’appello del Papa, al termine dell’udienza generale, pronunciato personalmente, dopo la lettura della catechesi. «Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza»

«E per favore, continuiamo a pregare per la grave situazione in Israele e in Palestina. Pace, per favore. Pace». Dopo la lettura della catechesi, affidata, per motivi di salute, a monsignor Filippo Ciampanelli, della segreteria di Stato, Papa Francesco è tornato a prendere la parola personalmente per rivolgere un nuovo appello dedicato al Medio Oriente e all’Ucraina, con cui ha concluso l’udienza generale di questa mattina, 29 novembre, in Aula Paolo VI.

«Auspico che prosegua la tregua in corso a Gaza, affinché siano rilasciati tutti gli ostaggi e sia ancora consentito l’accesso ai necessari aiuti umanitari – ha detto -. Ho sentito la parrocchia lì: manca l’acqua, manca il pane e la gente soffre. È la gente semplice, la gente del popolo che soffre. Non soffrono coloro che fanno la guerra. Chiediamo la pace. E non dimentichiamo – ha aggiunto -, parlando di pace, il caro popolo ucraino, che soffre tanto, ancora in guerra. Fratelli e sorelle, la guerra sempre è una sconfitta. Tutti perdono. Tutti. No: c’è un gruppo che guadagna tanto, i fabbricatori di armi; questi guadagnano bene sopra la morte degli altri».

29 novembre 2023