Ostia, serve un rilancio all’insegna di cultura e legalità

L’incontro al Parco archeologico del litorale con il prefetto Vulpiani, il comandante dei Carabinieri Toscani e Lampis (ministero Beni culturali). L’appello a «far crescere la fiducia nelle istituzioni»

Passato e presente del Lido per un incontro che vuole costruire un futuro diverso per Ostia all’insegna della cultura e della legalità. Proprio a questi due ambiti, a “Cultura e legalità: idee per Ostia”, è stato dedicato l’incontro promosso dal Parco archeologico di Ostia Antica, presenti il prefetto Domenico Vulpiani, già commissario prefettizio dal 2015 al 2017 per l’amministrazione del municipio sciolto per mafia, e il colonnello Pasqualino Toscani, comandante dei Carabinieri del gruppo territoriale di Ostia.

Vulpiani ha ricostruito i fatti che hanno determinato il suo arrivo sul territorio: «Nel 2013, con l’operazione “Nuova alba” l’arresto di Fasciani, impossessatosi di parte delle attività economiche del litorale, poi di Papalini, direttore tecnico del municipio legato agli Spada, la commistione dell’allora presidente del municipio, le inchieste che ne sono seguite». La decisione, quindi, del governo di commissariare Ostia.

Vulpiani arriva nell’ottobre del 2015: «Funzionava bene il mondo della scuola e l’assistenza ai disabili, circa 500 presenti nel territorio», spiega. La gran parte degli arresti nell’area amministrativa, edilizia privata e pubblica: «In municipio, entravano dal retro e costruivano fascicoli con intimidazioni». Quindi i passi compiuti: «Abbiamo requisito il porto – racconta il prefetto – e stabilimenti partecipati da Balini. Quanto al lungomuro, persuaso i più collaborativi, avviando procedimenti per quanti non hanno rispettato le regole. Oltre 300 i ricorsi. Dobbiamo rimettere ora in gioco le concessioni con un masterplan che tenga presente le nuove leggi».

Poi gli arresti dei mafiosi da parte dei Carabinieri. «Dopo 2 anni – sottolinea Vulpiani – vedere che qualcosa si sta muovendo è certamente positivo. Quella testata (la testata al giornalista Rai della troupe di Nemo, ndr) è stato il momento più basso e ripugnante ma anche il momento della svolta. Ora è necessario il recupero delle aree degradate. È un territorio splendido e meraviglioso ma anche pieno di contraddizioni».

Quella dei Carabinieri è una struttura capillare, un osservatorio privilegiato per il monitoraggio della legalità. «La zona è oggetto di attenzioni da tempo, vi operano da almeno un ventennio tre distinti clan territoriali, tutti ora riconosciuti come associazioni di tipo mafioso». Le carte giudiziarie testimoniano omertà impenetrabile. Poi il 27 agosto 2015 il X municipio viene sciolto per mafia. «Tutt’ora è un territorio sensibile», sottolinea Toscani, al comando di 6 compagnie, 50 presidi sul territorio, 1200 carabinieri. «Eventi delittuosi e azioni criminali che si sono verificati non possono lasciarci indifferenti». Il 25 gennaio scorso 32 gli arresti effettuati nel clan Spada, ricostruendone l’attività.

«È necessaria una forte presa di coscienza e il desiderio di rinascita e riscatto. Ognuno faccia la sua parte», incoraggia Toscani. «La festa degli studenti a piazza Gasparri con i Carabinieri il 25 maggio scorso è stato un autentico evento di contrasto, accolto dall’interno», ricorda. «La legalità deve essere interiorizzata da piccoli, la sicurezza deve coinvolgere tutti. Fare rete, credendoci e mettendoci la faccia» per lui è il futuro. «Le buone idee possono venire da chiunque». È tempo di pensare ad un nuovo modello di riqualificazione urbana, aggiunge, «per far crescere sul territorio fiducia nelle istituzioni da parte dei giovani. L’ordine pubblico non è solo questione di polizia, ma di controlli spontanei fatti accettare dai cittadini stessi. La rivoluzione», conclude citando Péguy, «o sarà spirituale o non sarà».

Il 14 giugno è in programma l’ultimo incontro del ciclo promosso dal Parco Archeologico. Appuntamento all’Antiquarium del parco. «I musei – osserva Antonio Lampis, direttore generale musei del ministero dei Beni culturali – sono luoghi di connessione con il territorio. Le testimonianze del passato servono a far sì che le persone divengano cittadini più consapevoli». «Un incontro al mese con i cittadini per opporsi alla prepotenza mafiosa e fare squadra con le forze positive di Ostia», puntualizza la direttrice del Parco Mariarosaria Barbera, annunciando gli ospiti del 14 giugno: Giampiero Cioffredi, alla guida dell’osservatorio regionale su sicurezza e legalità, per la presentazione del Terzo rapporto sulle mafie nel Lazio, e la giornalista Federica Angeli, con il suo libro “A mano disarmata”.

31 maggio 2018