A Ostia la preghiera delle parrocchie con il vescovo

Monsignor Paolo Lojudice ha presieduto la Messa con tutte le comunità parrocchiali. «Il nostro territorio non è solo l’immagine che emerge dalle cronache. Se una comunità è luce le tenebre scompaiano»

Un momento semplice, ufficiale e solenne per vivere insieme la Quaresima, tutte le comunità parrocchiali di Ostia. A presiederlo ieri sera, 22 febbraio, il vescovo Paolo LoJudice, nella parrocchia Regina Pacis. «Ostia ha bisogno di coesione, unità. Non è vera solo l’immagine che spesso la cronaca fa emergere. Ostia è tanto altro: fatica quotidiana, impegno, solidarietà. La luce vince le tenebre. Se una comunità è luce le tenebre scompaiono». Nella festa della cattedra di San Pietro, l’invito a ricordare il ruolo che aveva l’apostolo e il suo insegnamento, la provocazione a non aver paura di aprirsi ad esperienze nuove perché «è la chiusura il nostro vero pericolo». Poi le domande: «Siamo comunità attraenti? Che clima trova chi arriva? Le nostre realtà sono giardini recintati?».

Dal vescovo è arrivato anche l’invito a essere capaci di vera accoglienza, «quella che sa guardare negli occhi la persona», a partire dai sacerdoti. «Non siamo i padroni del gregge, ne siamo parte – le parole del presule -. Abbiamo responsabilità di servire e accompagnare il popolo. La chiesa di Gesù non è roba mia!», ha ricordato. Poi la proposta: una riflessione per tutte le realtà ecclesiali in questa Quaresima sulle malattie spirituali, tramite schede con spunti predisposti dalla diocesi di Roma per ciascuna comunità. Un cammino condiviso, per poi farne sintesi di prefettura.

I temi sono quelli fondativi del magistero di Papa Francesco, contenuti nell’Evangelii Gaudium: no all’economia dell’esclusione, alla guerra tra cristiani che può abitare anche comunità parrocchiali e religiose, no all’accidia e all’egoismo, al pessimismo cosmico a favore invece di un ottimismo realistico, no all’individualismo comodo che genera doppie vite, no infine alla mondanità spirituale di chi cerca la propria gloria e non quella di Dio. L’invito quindi a disporsi ad un cammino di conversione, guarigione, «per cercare di essere un unico popolo. Tutto questo, ha sottolineato ancora Lojudice, «certamente avrà ripercussioni significative per la nostra cittadina. In ogni famiglia abiti la tensione a far emergere il bello, forza, energia, speranza e soprattutto fede».

Per favorire la condivisione tra le realtà ecclesiali del territorio, sono in programma anche sue incontri sulla legalità, con testimoni ed esperti, il 14 e 21 marzo nei locali della parrocchia Regina Pacis. Ancora, un itinerario per operatori della Caritas in 4 tappe e l’elaborazione di un testo unico per la Via Crucis del Venerdì Santo, sul tema “Essere giusti secondo la Scrittura”. Ultima tappa di questo cammino comune, la celebrazione della festa del Corpus Domini, in comunione profonda con Papa Francesco.

23 febbraio 2018