Osservatorio Indifesa: vittima di bullismo 1 adolescente su 2

Coinvolti nel report 1.700 giovani dai 14 ai 26 anni. 7 su 10 non si sentono al sicuro in rete. Il peso della pandemia: «Preoccupati per la salute mentale»

«Bullismo e cyberbullismo continuano a essere minacce reali che fanno paura alla Gen Z». Lo dicono i dati dell’Osservatorio Indifesa, realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l’aiuto di ScuolaZoo e delle sue community, diffusi oggi, 3 febbraio, in vista della Giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo  (8 febbraio). Sono stati coinvolti più di 1.700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia. Secondo il report, «1 adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni sono tra i principali rischi percepiti dagli adolescenti». I commenti raccolti dalla survey denunciano anche il «profondo dolore provato da ragazzi e ragazze per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio». Ben 7 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. A preoccuparli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%), seguito da revenge porn (60%), furto di identità (40,6%) e stalking (35%) ma anche l’alienazione dalla vita reale (32,4%), con la creazione di modelli e standard irraggiungibili, è fonte di enorme frustrazione. Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 50% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (44%).

Adolescenti preoccupati per la propria salute mentale. «Emerge chiaramente anche il fortissimo disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia – si legge -. Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. L’88% dei partecipanti al sondaggio afferma di sentirsi solo o molto solo (un dato in linea con quello espresso l’anno scorso quando la percentuale registrata era del 93%). Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione. «Quello che emerge è un grido di allarme – prosegue il rapporto -: gli adolescenti sono preoccupati per la loro salute mentale e chiedono a gran voce che il loro disagio venga considerato seriamente da parte degli adulti (insegnanti e genitori in primis).  Ragazzi e ragazze riconoscono l’importanza di iniziare fin da subito a insegnare a bambini e bambine una cultura di rispetto e accoglienza verso l’altro e tra le proposte avanzate compare anche quella di coinvolgere i principali social network richiedendo loro di rafforzare i meccanismi di segnalazione di contenuti inappropriati.

Il sondaggio social. L’indagine dell’Osservatorio Indifesa quest’anno è stata ampliata attraverso un sondaggio sui profili Instagram OneDay e ScuolaZoo, che riconfermano il trend dell’indagine: su un totale di 23.292 risposte il 45% degli adolescenti afferma di aver subito bullismo. Inoltre, dal sondaggio social emergono ulteriori dati, fondamentali per comprendere il fenomeno: i principali luoghi dove ragazzi e ragazze subiscono bullismo sono la scuola, l’ambiente sportivo e gli spazi pubblici (le vicinanze della scuola, parchi, piazze cittadine, in strada). Solo una minima parte dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo è stato aiutato: su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto, che principalmente proviene dai genitori, da amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi.

«Nel 2021 raccogliamo dall’Osservatorio Indifesa una fotografia drammatica in cui bullismo e violenza sono esperienze quotidiane nella vita dei ragazzi e delle ragazze in Italia; i due anni di pandemia hanno portato ad un forte aumento dei disturbi piscologici e psichiatrici tra i più giovani. Un disagio che gli adulti non possono più fare finta di non vedere. Il bonus psicologo poteva essere una risposta temporanea a tale emergenza; tuttavia, l’assistenza piscologica per gli adolescenti dovrebbe essere una misura strutturale che assicuri una maggior attenzione per la salute mentale di ragazzi e ragazze – sottolinea Paolo Ferrara, direttore Generale Terre des Hommes Italia -. Con l’Osservatorio Indifesa Terre des Hommes vuole continuare a mettere al centro l’ascolto dei ragazzi e delle ragazze con proposte e occasioni di incontro per favorire una reale partecipazione alle decisioni che li riguardano e che possono apportare un reale cambiamento nella nostra società».

Da anni, riferisce Gaia Marzo, Corporata Communication Director e Equity partner di OneDay Group, «OneDay e Terre des Hommes portano avanti insieme campagne di sensibilizzazione sociale per i giovani sui temi di inclusion, diversity e pericoli della rete. Anche quest’anno con l’Osservatorio sulle nuove generazioni abbiamo indagato i temi di bullismo e cyberbullismo e purtroppo abbiamo rilevato come restano un problema centrale nella vita degli adolescenti – spiega -. I giovani sono gli architetti che disegneranno il mondo di domani ed è nostro dovere aiutarli affinché possano immaginarlo e viverlo libero, giusto, senza discriminazioni. Noi con questo Osservatorio cerchiamo di fare la nostra parte dal 2014: prendendo la parte dei ragazzi e diventando il loro portavoce davanti alle istituzioni».

«Questa partnership è importante per la BIC Corporate Foundation perché invita i ragazzi e le ragazze ad essere creativi ed innovativi e allo stesso tempo ad affrontare i grandi problemi con i quali si confrontano come il bullismo, la discriminazione, la parità di genere e tanti altri – sottolinea Alicia Ruiz Huidobro, BIC Corporate Foundation Project Manager -. Crediamo che questa partnership ci permetta di aiutare questi ragazzi e ragazze grazie all’aumento di consapevolezza generato dalle webradio».

3 febbraio 2022