Orologi avanti: torna l’ora legale

Il cambio nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo. Dal 2021 la possibilità per ogni Stato europeo di decidere il proprio fuso orario

Alle 2 della notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo, lancette avanti di un’ora: torna l’ora legale. Un cambiamento che significa, in concreto, che la luce arriva prima al mattino e le giornate sono più lunghe. La controindicazione del primo giorno: un’ora di sonno in meno, che spesso porta con sé «insonnia, irritabilità e difficoltà di concentrazione per qualche tempo, soprattutto nei più piccoli e negli anziani, oppure nelle persone già predisposte ai disturbi del sonno», avvertono gli esperti. Il cambiamento, infatti, influisce sul ritmo circadiano e può dare disturbi come l’insonnia e alterazioni dell’umore. Fastidi destinati comunque a durare solo pochi giorni, dato che in compenso l’allungarsi delle ore di luce stimola la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”.

Le lancette degli orologi analogici dunque dovranno essere spostate avanti di 60 minuti. Gli apparecchi digitali, dagli smartphone ai tablet e ai pc, essendo collegati alla rete, si aggiorneranno automaticamente. In entrambi i casi, potrebbe essere la penultima volta. Il Parlamento europeo infatti ha appoggiato la proposta della Commissione di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, chiedendo di spostare la data di entrata in vigore del nuovo regime dal 2019 al 2021. Gli Stati membri che decidono di mantenere l’ora legale dunque dovrebbero cambiare le lancette dell’orologio per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021 mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero farlo l’ultima domenica di ottobre 2021. Per proteggere il mercato interno da perturbazioni, comunque, i deputati hanno chiesto che gli Stati membri e la Commissione coordinino le loro decisioni su quale ora adottare. Nel frattempo, l’ora solare tornerà il prossimo 28 ottobre.

29 marzo 2019