Orionini, la “Festa del Papa e con il Papa”

La proposta per celebrare la diffusione della nuova enciclica, il 4 ottobre. L’invito: «In ogni provincia si pensi un modo originale per realizzarla»

La “Festa del Papa e con il Papa”: è la proposta con la quale gli Orionini vogliono celebrare la diffusione della nuova enciclica di Francesco “Fratelli tutti! Sulla fraternità e l’amicizia sociale”, in programma per il 4 ottobre. Lo annunciano in una lettera indirizzati ai religiosi, alle religiose e ai laici della famiglia carismatica fondata da san Luigi Orione don Tarcisio Vieira e suor Mabel Spagnuolo, superiori generali delle due congregazioni orionine. «In occasione della pubblicazione di questo importante documento, che noi definiamo come un grande dono del Papa alla Chiesa – scrivono -, come Famiglia Carismatica Orionina vogliamo dare un segno tangibile di condivisione con il Santo Padre per diffondere in maniera capillare un messaggio, oggi più che mai attuale e del quale l’intera umanità ha un profondo bisogno». Di qui la scelta di dare vita a «una vera e propria festa, il 4 ottobre 2020, la “Festa del Papa e con il Papa”, per celebrare con Lui un momento importante per tutta la Chiesa: la diffusione della sua nuova enciclica».

Il documento sarà firmato da Francesco sabato 3 ottobre, sulla tomba del Poverello di Assisi. Domenica 4, alle 12, la diffusione, nella festa di san Francesco d’Assisi. «Il titolo di questo documento – specificano i superiori generali degli Orioni – si rifà a un valore centrale del magistero di Papa Francesco, che la sera della sua elezione, il 13 marzo 2013, salutò il mondo con la parola “fratelli”. Una linea che possiamo definire “orionina”», proseguono. E citano le parole del fondatore: «Il nostro cuore dev’essere un altare dove continuamente e inestinguibile arda e splenda questo fuoco: il sacro fuoco dell’amore di Dio e degli uomini; un altare dove una fiamma salga sino al Signore, avvolgendo e portando a Lui i fratelli: i fratelli tutti, di qualunque nazionalità siano, di qualunque religione siano, e anche i senza religione, dando la preferenza ai più bisognosi, ai più abbandonati, ai più sofferenti, ai senza fede, ai senza onestà, dai più debosciati, ai reietti da tutti!».

Nella lettera, dunque, viene espresso il desiderio che «in ogni provincia orionina, autonomamente, si pensi e si concretizzi un modo originale per realizzare questa “festa”, coinvolgendo i religiosi, le religiose e i laici ad ogni livello, soprattutto i giovani. In tempo di pandemia – proseguono – non sarà possibile organizzare eventi con tante persone ma basteranno anche piccoli gruppi, diffusi ma pieni di entusiasmo. E, in particolare, motivando i giovani a utilizzare i mezzi moderni. I canali social e i siti ufficiali – osservano – saranno degli ideali ripetitori per condividere iniziative, idee e sollecitazioni». L’invito, dunque, è a «mettere in pratica quella creatività tutta orionina per celebrare un evento storico per la Chiesa e per la nostra Famiglia Carismatica».

24 settembre 2020